Risposta

03 agosto 2006

Risposta


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31 luglio 2006

Risposta

salve, la ringrazio innanzitutto per avermi risposto perche' non e' da tutti, considerando poi che il problema sottopeso ( che mi riguarda !) al contrario del sovrappeso, viene sempre ignorato completamente e non preso nella giusta considerazione. lei mi parla di celiachia come patologia riguardante la difficolta' dell'assorbimento degli alimenti, ha risposto che avrei bisogno di un'analisi profonda del mio metabolismo per poter forse risolvere il problema della difficolta' da parte mia di assimilare gli alimenti in genere e di conseguenza mettere su peso, riuscendo nell'ardua impresa di ingrassare, solo che capire i termini medici non e' sempre semplice, dunque mi scuso se le chiedo di spiegarmi in parole povere quale esame in specifico mi consiglia di effettuare, per poter scoprire e magari anche trovare soluzione alla mia situazione. spero in una sua cortese nuova risposta al piu' presto e, nell'attesa la ringrazio infinitamente e saluto cordialmente.

Risposta del 03 agosto 2006

Risposta a cura di:
Dott. ALBERTO MOSCHINI


Egregia, non è facile rispondere così a distanza, poiché la problematica del sottopeso è più vasta di quella dell'obesità. Proprio er questo, in studio eseguo esami di medicina convenzionale soprattutto, ma anche di medicina biologica, che indagano il metabolismo e mi indicano, dove è l'errore, per poterlo correggere.
Il termine "ingrassare", non va bene, si deve sempre di aumento o diminuzione della massa magra e grassa, la bilancia non rileva niente, solo il peso, ma quello che è la composizione corporea, no.
Per la diagnosi di Celiachia si basa su molti dati clinici e di laboratorio.
Nei dati di laboratorio gli anticorpi antiendomisio, transglutaminasi, gliadina, sono probanti ma se negativi, non escludono la diagnosi; l’espressione genica HLA classe I e II, se dimostra gli alleli DQ2-DQ8, è probante, ma in letteratura, vengono riportati anche la sola presenza del DQ--, e altri alleli, pertanto in ogni caso va sempre studiato confrontando i dati della letteratura. Per la probabile associazione con altre patologie di natura anche autoimmune, è sempre bene valutare l’HLA di classe I e II, completo. La gastroscopia con esame bioptico, è probante nel caso di positività, ma la sola colorazione ematossilina eosina, non può dimostrare la presenza dei linfociti intraepiteliali, che sono una dimostrazione certa, pertanto va eseguito il preparato congelato.
La diagnosi di Celiachia è molto complessa e tutti i dati anamnestici, clinici, di laboratorio vanno analizzati, anche confrontandoli con la bibliografia internazionale.
Saluti Alberto Moschini

Dott. Alberto Moschini
Specialista in Medicina alternativa (omeopatia, agopuntura. . . )
MASSA (MS)



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