Rm encefalo 10 anni dopo l'ictus emorragico

01 agosto 2006

Rm encefalo 10 anni dopo l'ictus emorragico


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28 luglio 2006

Rm encefalo 10 anni dopo l'ictus emorragico

Salve Dott. Migliaccio, sempre in merito alla domanda del 21/06/2006 - Dieci anni dopo l'ictus emorragico - alla quale Lei ha gentilmente risposto in data 25/06, Le allego il referto della RM con e senza mdc effettuata da mia madre a Febbraio 2006. Sino a prova contraria, mia madre ha subito soltanto un'emorragia cerebrale in sede fronto parietale destra ben 10 anni or sono, non avendo avuto PRIMA di tale evento nessun altro episodio né emorragico né ischemico. «Non disponibili immagini esami precedenti per confronto. Presenza di area di alterato segnale, iperintensa in T2, con area centrale nettamente ipointensa in FLAIR in relazione a contenuto liquorale ed aree periferiche nettamente ipointense nelle immagini ottenute con tecnica GRE in relazione alla presenza di prodotti di degrafazione dell'emoglobina - senza evidenti potenziamenti nelle immagini ottenute con contrasto - localizzata in sede fronto-parietale destra con estensione al braccio posteriore della capsula interna destra e consensuale dilatazione ex-vacuo di modesta entità della cella media del ventricolo laterale destro; reperto da riferire all'area di pregressa soffereenza parenchimale di natura vascolare ISCHEMICA territoriale nota in anamnesi. Dilatazione di discreta entità degli spazi subaracnoidei della volta e della base. Dilatazione di modesta entità del sistema ventricolare sovratentoriale, in asse sulla linea mediana; IV ventricolo normale in sede. Conclusioni: i dati RM nel loro insieme documentano l'area di pregressa sofferenza parenchimale di natura vascolare ISCHEMICA territoriale fronto-parietale destra» Il problema è che pur non essendo disponibili le immagini di 10 anni fa, i referti dell'epoca parlano chiaramente di EMORRAGIA e non di ISCHEMIA, quindi qualcosa non torna in questa RM. Consideri che eventi in acuto dopo l'ictus non ne sono accaduti (ce ne saremmo accorti) ma il degrado di mia madre da due anni è continuo: da quando Le ho scritto la prima volta (21/06) ad oggi (cioè in un solo mese) la disartria è aumentata e si è aggiunta un'incontinenza urinaria, prima pressoché assente (lsi accorge dello stimolo e anche della perdita, ma non riesce più ad avere il controllo dello sfintere). Gli specialisti finora consultati non riescono a darmi risposte certe (parlano di ipotetici eventi cerebrali multinfartuali, ma mi chiedo: l'RM non avrebbe dovuto evidenziarli?) e sono sempre più preoccupato. Faremo a breve una TAC a 3 dimensioni come ulteriore indagine. Ma Le chiedo: quale patologia neurologica può essere compatibile con un quadro simile? Le ischemie che io sappia si presentano in acuti e le forme di demenza colpiscono in primis la memoria che invece parrebbe ancora non gravemente compromessa (anche se i livelli cognitivo e soprattutto emotivo (labilità, inerzia, apatia) incominciano a essere inadeguati). . .

Risposta del 01 agosto 2006

Risposta a cura di:
Dott. GIOVANNI MIGLIACCIO


Gentile signora/e,
l'attuale esame NMR non puo' che evidenziare gli esiti della pregressa emorragia di 10 anni fa con una immagine di risonanza dalla intensità simile a quella della ischemia. E per questo il radiologo la definisce ischemica, anche se forse è possibile eventualmente distinguere aree ischemiche più recenti confinanti con l'area della vecchia emorragia.
Il fatto che l'area, diciamo patologica, corrisponda alla medesima sede della pregressa emorragia starebbe a significare che non si sono verificati ulteriori episodi significativi.
E' chiaro che quella è un'area di sofferenza cerebrale che potrebbe giustificare i sintomi anche se non il disturbo della parola, a meno che Sua mamma non sia mancina.
Cordialmente

Dott. Giovanni Migliaccio
Medico Ospedaliero
Specialista in Neurochirurgia
MILANO (MI)



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