Sii

22 luglio 2002

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22 luglio 2002

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Egregio Dottore,
da qualche tempo soffro di sintomi che potrebbero essere ricondotti alla Sindrome da Intestino Irritabile. Il fattore scatenante è stato circa 1 mese fa l'assunzione di una torta alla ricotta che mi ha provocato nella notte forte bruciore di stomaco. Il giorno dopo, a seguito di tentativi infruttuosi di rimettere (con lo stomaco vuoto) ho emesso sangue dalla bocca, il fenomeno non si è mai più ripetuto nè mai ho trovato sangue nelle feci, a parte quello dovuto alle Emorroidi di cui soffro da diversi anni. Nei giorni seguenti ho avuto difficoltà ad evacuare fino a quando ho emesso feci con forte presenza di muco. Mi sono rivolto al medico che mi ha prescritto del Samir e del Levopraid in gocce. Questi farmaci non hanno però apportato giovamento al senso di gonfiore addominale che sentivo. Mi sono allora rivolto ad un gastroenterologo che mi ha eseguito una ecografia dalla quale non si riscontrava niente. Il gastroenterologo ha diagnosticato ecograficamente la colite spastica e mi ha somministrato un farmaco contenente bromuro che aveva l'effetto di rallentare il transito intestinale asserendo che i farmaci presi fino a quel momento avrebbero compromesso la situazione inducendo un ulteriore aumento della motilità intestinale.
Ho ottenuto dei benefici dal farmaco in quanto ho risentito in misura molto minore del senso di gonfiore addominale. Mi sono sottoposto anche ad esami del sangue e delle urine entrambi con esito positivo. Attualmente cerco di regolarmi nella dieta, di andare regolarmente di corpo e di mangiare lentamente. L'altro ieri sera ho però abusato nel mangiare e ne ho risentito nella giornata di ieri avendo a subire inappetenza, battito cardiaco accellerato, sudori. Tengo a precisare che vivo in condizioni di stress, che ieri sera ho cercato di indurmi a mangiare con fatica, che, pur evacuando, ho un senso di evacuazione incompleta; le feci sono piccole e separate di colore chiaro e qualche volta con presenza di alimenti indigeriti.
Per questo Le chiedo: è corretta la diagnosi? ci sono altre cose che potrei fare? non mi sono sottoposto a gastroscopia in quanto non riuscirei coscientemente a farla. E' possibile farla in anestesia totale?
RingraziandoLa anticipatamente per le Sue cortesi risposte cordialmente La saluto.

Risposta del 22 luglio 2002

Risposta a cura di:
Dott. ANTONIO MARRAFFA


Come in altre domande di questo tipo, la richiesta di una dichiarazione di correttezza diagnostica riguardo ad una possibile sindrome del colon irritabile è assolutamente improponibile a distanza. Tale sindrome, infatti, è una tipica diagnosi per esclusione, cioè dopo che siano state effettuate da parte dello specialista tutte le indagini che possano escludere patologie dell'intestino. Si affidi quindi con fiducia al Gastroenterologo e, ovviamente, al medico curante.

Dott. ANTONIO MARRAFFA
Medicina generale convenz.
Specialista attività privata


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