Sospetta iperattività (in bimbo di 2 anni)

20 settembre 2004

Sospetta iperattività (in bimbo di 2 anni)


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16 settembre 2004

Sospetta iperattività (in bimbo di 2 anni)

Salve sono il Papà di R. P, un bimbo di 2 anni appena compiuti, mi chiamo Thomas, volevo sciogliere un dubbio riguardo al sospetto di iperattività. Il bimbo è sempre stato con un carrattere abbastanza forte, molto deciso quando voleva ottenere qualcosa, ma in alcuni periodi della sua breve vita, aveva atteggiamenti che ci hanno fatto sospettare l'iperattività cioè improvvisamente senza apparente motivo, ma anche quando contraddetto, comincia a rotolarsi a terra, si picchia e piange fino a a farsi venire le convulsioni. Io(il papà) sono convinto che non abbia i sintomi della malattia, ma la mamma, molto apprensiva, vorrebbe scongiurarne anche la remota possibiltà. La difficoltà di concentrazione non è tra i sintomi del bimbo, ma a volte diventa aggressivo con se stesso, si picchia, o talvolta anche con gli altri, schiaffi e morsi. Se non fosse iperattività, come credo e spero, che disturbo può essere, se trattasi di disturbo?Avete altri casi analoghi? Grazie

Risposta del 20 settembre 2004

Risposta a cura di:
Dott.ssa GIULIA MARIA D'AMBROSIO


Difficile dire qualsiasi cosa da lontano. Se avete dubbi, una visita dal neuropsichiatra infantile della vostra ASL vi toglierà ogni dubbio.
I due anni, comunque, sono l'età in cui i bambini fanno i capircci (apice del periodo: i 26 mesi, ma vanno avanti ancora a lungo). Se il bambino ha un carattere forte, non c'è affatto da stupirsi che si rotoli per terra e urli, è insito nel suo mestiere di bambino di 2 anni. Però non va bene che si picchi, questo no, su questo dovete fermarlo energicamente, e sgridarlo, e metterlo in castigo, se necessario. E' sufficiente metterlo in camera (senza chiudere la porta) e dirgli di non uscire finché il papà o la mamma non saranno più arrabbiati con lui per i capricci che fa.
Non credo che le sue piccole crisi improvvise siano immotivate. State tranquilli che un motivo c'è di sicuro. Forse non gli riesce un gioco, o si ricorda di qualcuno di più forte di lui, o decide di richiamare la vostra attenzione. . .
Questa è l'età in cui i bimbi fanno un gioco di forza coi genitori, perché vanno alla ricerca dei limiti.
Se i limiti non vengono dati a questa età, è difficile recuperare, e i veri guoi si vedono poi durante l'adolescenza.
Rabbrividisco quando vedo genitori di bimbi così piccoli chedere loro PER FAVORE di stare buoni, o cercare di convincerli con le buone per poi cedere clamorosamente, pur di non essere ulteriormente infastiditi dal pargolo e dalle loro responsabilità educative.
Attualmente questa specifica defaillance dei genitori è diventata un problema sociale di enorme rilevanza, molto manifesto nella scuola, e a cui molti terapeuti stanno prestando una nuova attenzone.
Perciò siate fermi nel trattare con vostro figlio. Sarà un anno memorabile, ma vi assicuro che ne apprezzerete i vantaggi. Fatelo finché fisicamente siete più grossi voi di lui. Ricordate che la frase chiave è "TI HO DETTO NO!".
Scrivete ancora se volete riparlarne. Un caro saluto e un bacione al piccolo.

Dott. Ssa Giulia Maria D'Ambrosio
Specialista attività privata
MILANO (MI)



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