Stanchezza continua

24 maggio 2005

Stanchezza continua


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14 maggio 2005

Stanchezza continua

Ho sentito parlare in questi giorni della Sindrome da affaticamento cronico e, mi pare che potrebbe riguardarmi. Infatti è da tempo che mi alzo al mattino più stanco di quando sono andato a dormire, ho una fiacchezza addosso che si accentua su ambedue le gambe dalle coscie alle caviglie, come pure alle braccia. Inoltre, alle 12, 30, anzichè mangiare andrei a dormire, come pure se durante la mattinata faccio tanto da sedermi sulla poltrona e chiudere gli occhi, rischio di addormentarmi. Soffro di giornalieri mal di testa anche ripetutamente durante le 24 ore. Devo, però, precisare che soffro di Depressione in cura con Efexor 150 RP al giorno, di Pressione minima moderatamente alta che curo con 1/2 cps di Karvea 150 ed 1/4 di Corgard, di Esofagite con reflusso che curo con 1 Nexium 40 al giorno, di Sindrome del grande russatore con apnee e faccio uso della CPAP, di Colite spastica e Diverticolite cronica che curo con cicli mensili di Normix e successivamente di fermenti lattici. Il peso è abbastanza stabile e l'aspetto buono a detta di mi incontra e afferma che non dimostro assolutamente l'età (66 anni) che mi ritrovo. Io rispondo sempre che somiglio a quelle belle mele rosse e lucide che, tagliate, sono marce. Comunque mi potete dire se per caso rientro nella malattia della sindrome di affaticamento ed, eventualmente, abitando a 20 Km. da Torino, dove posso rivolgermi per gli accertamenti del caso? Ringrazio e porgo i miei migliori saluti. F. Cerchio

Risposta del 24 maggio 2005

Risposta a cura di:
Dott. EDOARDO GENTILE


La Sindrome da affaticamento cronico è estremamente rara ed è, pressochè sempre, una diagnosi di esclusione cioè si arriva a tale diagnosi quando tutti gli accertamenti hanno escluso altre patologie che potrebbero essere responsabili di tale problema. La presenza, nel suo caso, di un'associazione tra Depressione, che notamente dà senso di stanchezza e di apatia, e le apnee ostruttive nel sonno, che notamente fanno dormire male il paziente e, quindi, determinano sonnolenza diurna, fa sì che si possa far risalire a questi due disturbi il suo problema di stanchezza cronica. Pertanto, prosegua la terapia in corso che, nel tempo, determinerà un miglioramento di questi sintomi.

Dott. Edoardo Gentile
Casa di cura convenzionata
Specialista in Neurologia
TORINO (TO)



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