Stanchezza cronica

14 giugno 2006

Stanchezza cronica


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10 giugno 2006

Stanchezza cronica

Ho 40 anni e da tre ho un problema di stanchezza cronica. Tutto è iniziato con una mononucleosi diagnosticata probabilmente anche in ritardo e curata solo con nemsulide. In un secondo tempo quasi dopo un anno, sono stato curato, prima con viruxan per tre mesi e poi per altri tre con Flantadin 30g. , poi sono passato a al Nicetile e adesso con B12 5000 e magnesio per via orale. Tutto questo però non ha porrtato a sostanziali miglioramneti. La mia stanchezza è aggravata da altri sintomi, come il male ai muscoli delle braccia e delle gambe, alle atricolazioni delle braccia, collo e spalle, rigide con dolori cervicali, mal di testa, e scarsa erettibilità. Desidero un Vostro consiglio su come pter affronatare la situazione, come muovermi. Grazie saluti distinti

Risposta del 13 giugno 2006

Risposta a cura di:
Dott. TONINO GRASSO


Ad Aviano, provincia di Pordenone c'è un centro oncologico in cui dsi studis anche la "sindrome da stanchezza cronica" E' bene prendere contatti telefonici per assicurarsi che non sia esclusa quella da Mononucleosi.

Dott. Tonino Grasso
Medicina Territoriale
MARTANO (LE)

Risposta del 14 giugno 2006

Risposta a cura di:
Dott. ALBERTO MOSCHINI


La sindrome da stanchezza cronica, Fibromialgia, sono ormai riconosciute come derivanti dal virus di Epstein barr, come tutti i virus, in medicina convenzionale, non esiste terapia, sebbene venga detto che alcune molecole come il viruxan possano agire su questi, oppure l'inerferone, ma con scarso ed evidente risultato. Il virus Epstein-Barr, non solo provoca la sindrome da stanchezza cronica e fibromiagia, ma anche le artriti reattive, tiroiditi, linfomi. Per questo ogni volta che viene individuato va immediatamente portato via, ma poichè la medicina convenzionale non ha armi in tal senso, bisogna rivolgersi alla medicina biologica, che non solo ha molti farmaci a disposizione, ma anche esami strumentali che permettono di seguire la presenza e la eiminazione del virus, come di altri virus. Questo ha la possibilità di permanere indisturbato nell’organismo, vivendo nei linfonodi dove comincia a provocare danni, non solo fisici, ma anche mentali, depletando il sistema nervoso di un neurotrasmettitore chimico, l’acetil-l-carnitina, che spesso viene somministrata, insieme a qualche antidepressivo, ma non determinano alcun beneficio, perchè intervengono solamente su pochi e sfumati sintomi della malattia. Bisogna agire in maniera molto più approfondita, aiutando il sistema immunitario a portarlo via e agendo sulla malattia iniziale, la Mononucleosi, durante la quale il virus è entrato.
Saluti

Dott. Alberto Moschini
Specialista in Medicina alternativa (omeopatia, agopuntura. . . )
MASSA (MS)



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