Stati d'ansia  e attacchi di panico

30 ottobre 2006

Stati d'ansia e attacchi di panico


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27 ottobre 2006

Stati d'ansia e attacchi di panico

Gentile dottore, mio marito soffre di ansia e di attacchi di panico, questo da circa un anno. Siamo sposati da appena due mesi e forse è stato il cambiamento, i preparativi al matrimonio, lo stress, non lo sò ma è stato davvero male. Ci siamo rivolti ad uno psichiatra che ha consigliato di prendere lo Zoloft con l'aumento della dose ogni settimana (1/4 di tacchetta alla settimana fino ad arrivare adue tacchette al dì). Una delle paure è restare solo a casa e purtroppo per noi è un problema perchè lui fà i turni e per paura di ramaner solo in casa evita di dormire oppure dorme poco, molto poco. Altro sintomo è la tachicardia, è successo quanche volta in macchina mentre guidava. Lo vedo molto fragile e ho anche paura del futuro, chissà se tornerà quello di prima, sicuro di sè e poi alla nascita di un figlio sarà capace di prendersi le sue responsabilità oppure dovrò occuparmi di tutto io come stò già facendo. Insomma non nego che mi immaginavo un inizio di matrimonio un pò diverso da questo. Comunque cerco di stargli vicino, ascoltarlo e dirgli che tutto passerà. Cos'altro posso fare? Dottore mi aiuti, mi dia qualche altro consiglio. Grazie

Risposta del 30 ottobre 2006

Risposta a cura di:
Dott.ssa MARIA ADELAIDE BALDO


Non si allarmi troppo! Spesso il matrimonio procura Ansia acuta perchè è effettivamente un raducale cambiamento di vita. Forse suo marito ha solo bisogno di essere sostenuto in questo cambiamento. Lo zoloft è un buon farmaco, ma non tutti lo tollerano. Se per caso dovesse vedere che non lo tollera o che non dà i risulstati sperati, sappiate che vi sono una grande quantità di altri farmaci tra cui scegliere. A volte è bene scegliere non un unico farmaco, ma orientarsi tra due, uno più ansiolitico e l'altro antidepressivo. Questo lo valuterà il medico che l'ha in cura. Lei però non si abbatta. Soprattutto non rinunciate a fare vita sociale e di relazione. Spesso di fronte a questi sintomi viene voglia di chiudersi in un nido protettivo, ma è un errore. Frequentate amici, e cercate di vedere gente con cui parlare e condividere interessi.

Dott. Ssa M. Adelaide Baldo
Specialista attività privata
Specialista in Psicologia
BRESCIA (BS)



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