Tachicardia improvvisa

23 aprile 2006

Tachicardia improvvisa


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20 aprile 2006

Tachicardia improvvisa

Buongiorno, sono un ragazzo di 28 anni, fino a 20 ho fatto ciclismo a livello agonistico con tutte le visite per l'idoneità, sempre perfette, dopo il servizio militare ho continuato a fare sport amatoriale(corsa, ciclismo, calcio, tennis) senza piu' visite specialistiche per lo sport. Da un anno a questa parte, mentre faccio esercizio aerobico il mio cuore (ho un cardiofrequenzimetro) risponde senza problemi a tutti i miei esercizi ma almeno 2-3 volte durante la sessione (mai nel momento di massimo sforzo, sempre quando sono in recupero tra uno scatto e l'altro) schizza a 200-220 battiti al minuto senza motivazione, la tachicardia inizia con la senzaione di extrasistole, dura al massimo 2 minuti e poi bruscamente da un battito all'altro senza decelerare progressivamente torna al battito normale, dopo rimango agitato e anche se mi fermo su una panchina e porto i battiti a 100-120, sento questa specie di extrasistole e il cuore ricomincia a battere a 200 b/min senza motivazione per massimo 2 minuti. Nel momento che ho questo tipo di tachicardia, oltre allo spavento, non avverto nessun tipo di mancamento, affanno o annebbiamento della vista, escludo un difetto al cardiofrequenzimentro perchè conto i battiti anche manualmente col cronometro perchè nel polso il battito è presente senza problemi. A volte mi capita anche se non faccio esercizio ma sono agitato magari per la mia vita privata, magari sto facendo qualcosa che mi agita e le extrasistole cominciano a venire e prima o poi l'attacco tachicardico arriva ma con una durata inferiore a quando faccio sport e normalmente invece di essere a 200 b/min, si aggira intorno ai 160, se pero' comincio a muovermi, camminare o altro, arrivano a 200 subito. Ho notato che se ho aria nello stommaco o in pancia, questi attacchi sono piu' propensi a venire, e anche il fatto di abbassarsi e comprimere la zona ddominale è un'azione che alle volte mi fa scattare l'attacco tachicardico. Non ho problemi di reflusso gastroesofageo. Se sono tranquillo, sono in vacanza o in buona compagnia, non ho nessun tipo di problema, a meno che non stia facendo esercizio aerobico, in quel caso l'attacco viene comunque. Ho fatto ecocardiogramma, elettrocardiogramma anche sotto sforzo, un holter di 24 ore perchè il medico mi ha detto che solo analizzando il tracciato, si puo' dare un nome a questa tachicardia, ma pur avendo fatto ogni tipo di sport e di sforzo, quel giorno il mio cuore non è mai impazzito! Tutti gli esiti sono stati negativi, l'holter indicava 20 battiti mancanti, 3 doppie e 3 salve brevissime rarissimi besv e ancor piu' rari bev isolati. il cardiologo mi ha detto che è un esito normalissimo e che non devo temere niente Ora mi dicono che è solo suggestione e l'ansia mi fa schizzare il cuore a oltre 200 b/min, puo' essere realmente la paura di avere un problema cardiaco e niente più? Come è possibile che l'ansia mi dia questi problemi, a volte non mi sento agitato eppure la tachicardia mi viene, e anche se fosse un problema di nevrosi ansiosa come ha scritto il cardiologo, può portare a tachicardie cosi' elevate e che durano cosi' poco tipo parossistiche sopra o ventricolari? Gentile dottore lei cosa ne pensa? Puo' essere una patologia grave non rilevata dalle analisi?Quali sono i rischi? Grazie della risposta e complimenti per il sito.

Risposta del 23 aprile 2006

Risposta a cura di:
Dott. ALBERTO MOSCHINI


Carissimo, questi disturbi possono essere determinati dalla presenza di agenti patogeni come l’Helicobacter Pylori, (Ho notato che se ho aria nello stommaco o in pancia, questi attacchi sono piu' propensi a venire), Coxakie virus, nelle sue varie specie, la Chlamydia Pneumoniae, che ultimamente è messa in relazione a varie alterazioni cardiache, compreso l’aumento del colesterolo. Anche l’alimentazione e le infiammazioni persistenti, asintomatiche possono avere iportanza. Una corretta analisi corporea, la presenza degli elettroliti extracellulari, la regolazione acido-base, individuare una disregolazione del sistema immunitario, che in presenza di un allenamento scorretto, si può alterare, una lieve alterazione della ghiandola tiroidea, possono provocare sintomi come i suoi. Come vede non è facile, ma una indagine corretta con tutte queste metodiche che hanno la possibilità di individuare gli agenti eziologici, può fornire la soluzione del suo problema. Trascurarlo, dicendo che è una Nevrosi ansiosa, (diagnosi che non esiste e che è veramente fuor di uogo), non è certamente il caso, so che questa sarebbe la via più veloce, ma potrebbe portare a guai futuri. Imputare sempre lo stress, l’ Ansia, non è corretto, ed è indice che non siamo riusciti a trovare lasoluzione.
Saluti

Dott. Alberto Moschini
Specialista in Medicina alternativa (omeopatia, agopuntura. . . )
MASSA (MS)



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