Terapia farmacologica ansia attacchi panico

09 marzo 2014

Terapia farmacologica ansia attacchi panico


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05 marzo 2014

Terapia farmacologica ansia attacchi panico

Gentili dottori,
sono una ragazza di 25 anni. Da dic. 2013 ho iniziato ad avvertire sintomi fisici quali vertigini, episodi di derealizzazione, sensazione di non essere pienamente me stessa, senso di confusione, ipercontrollo dei sintomi attraverso un'attenzione costante rivolta al mio corpo per l'intera giornata, talvolta difficoltà di deglutizione che mi coglieva anche durante il sonno, agitazione costante, fastidi muscolari. Tali sintomi a volte hanno carattere episodico ma comunque quotidiano, talvolta riempiono interamente la mia giornata tranne durante la fase del sonno durante la quale non ho risvegli precoci. Talvolta tali sintomi si presentavano in luoghi aperti e affollati, con vertigini e voglia di fuggire, per poi arrivare a riempire integralmente le mie giornate mpedendomi di svolgere le normali attività. Sottopostami a svariaticontrolli (esami del sangue, controllo del livello degli ormoni tiroidei, controllo cardiologico, controllo neurologico) risultati nella norma, il mio neurologo è approdato ad una diagnosi di disturbo da attacchi di panico ed ansia generalizzata.
Dal giorno 31 gennaio 2014 fino al giorno 20 febbraio 2014 sono stata in cura con xanax 0. 50 e daparox 0. 50 mg da assumere in serata. Devo dire che il miglioramento di tale sintomatologia così persistente si attenuava ma non del tutto, motivo per il quale il medico ha deciso, in data 20 febbr. per l'aumento del daparox a 10 mg lasciando lo xanax a 0. 50 mg. Vengo al punto dicendo che nella quinta settimana di cura ad oggi 5 marzo 2014 ho avuto un acuirsi della sintomatologia ansiosa con il ripresentarsi di episodi di derealizzazione, sensazione di confusione e stordimento mentale, paura di impazzire, sensazione di angoscia all'altezza dello stomaco, molto simile ad una emozione forte che tende ad attenuarsi non appena sfocio in crisi di pianto, sintomi che nelle quattro settimane di cura precedenti si erano attenuati. Sembrerebbe assistersi ad una regressione, un ritorno alla mia situazione ante cura. Scrivo per usufruire di questo servizio utilissimo e fruire delle Vostre competenze chiedendoVi a cosa possa essere dovuto questo peggioramento della mia sintomatologia posto che, la sensazione di paura che mi coglieva prima della cura ora sembra attenuata, riesco ad uscire fuori di casa ancorchè con sensazioni di derealizzazione fastidiose, ancorchè come detto precedentemente lo stato di ansia manifestato con sintomi di cui sopra, in particolare, fastidi muscolari, difficoltà di concentrazione, senso di confusione, di non sentirmi pienamente me stessa, angoscia allo stomaco, persiste in ogni circostanza e sembra essere più forte rispetto alla prima fase di cura. Premetto di seguire anche un percorso di psicoterapia dal giorno 2 genn. 2014. Può ciò essere dovuto ad un fallimento della terapia prescritta o della diagnosi? Conscia che detto consulto sia un consulto online, confido in una Vostra risposta. Con i migliori saluti e i miei complimenti per il servizio offerto

Risposta del 09 marzo 2014

Risposta a cura di:
Dott. MARCO PAOLEMILI


10 mg di daparox non sono una dose alta, solitamente di mantenimento e non per la fase acuta del disturbo d'ansia o dell'umore. Una delle cause potrebbe essere dunque questa: il dosaggio troppo basso del farmaco. E' anche vero che alcune persone, con l'aumentare del dosaggio, possono avvertire sintomi come irrequietezza, nervosismo, ansia, insonnia, tremori, problemi intestinali. Vuol dire in questo caso che il farmaco sta portando eccessiva attivazione. Spesso i sintomi vanno via in pochi giorni, ma se permangono è il caso di rivedere la terapia farmacologica.

Dott. Marco Paolemili
Casa di cura convenzionata
Specialista attività privata
Ricercatore
Specialista in Psichiatria
Roma (RM)


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