Terapia tao

01 agosto 2006

Terapia tao


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27 luglio 2006

Terapia tao

Gentile Dottore,
mio padre è una persona di 80 anni e da tre anni, ovvero dal momento in cui gli è stato applicato un pace-maker, segue una terapia con anticoagulante orale. Trattandosi di un paziente affetto da morbo di Alzheimer, da Diabete e da forte Artrosi, purtroppo nell'ultimo anno le sue condizioni sono progressivamente peggiorate e lo hanno portato quasi all'"allettamento". Questo in realtà solo per darle un quadro generale ma in realtà il problema specifico è che negli ultimi tempi l'esame dell'indice INR ha dato valori molto altalenanti e quello di oggi ha dato un valore molto alto di 10, 62. Mi chiedo cosa può consigliarci considerando anche che lui non è deambulante. Dobbiamo comunque sospendere la terapia?

Risposta del 01 agosto 2006

Risposta a cura di:
Dott. ROBERTO BERTONCELLI


La sua lettera è datata 27/07 e la mia risposta è di oggi 31/07 quindi è opportuno tenere conto di questa latenza sui suggerimenti che le darò. L’INR deve essere mantenuto tra 2 e 3; il paziente è esposto ad un rischio emorragico quando l’INR supera il valore soglia di 5. Per valori superiori ad 8 senza complicanze emorragiche bisogna somministrare immediatamente 3-5 mg di vitamina K (3-5 gocce di Konakion) per bocca, sospendere l’anticoagulante orale per 48 ore e ripetere successivamente l’INR. La ridotta aderenza alla terapia e/o la concomitanza di altre patologie che alterano così gravemente l’assetto coagulativo di suo padre pongono forti dubbi sulla necessità di proseguire la terapia anticoagulante e depongono invece verso la opportunità di passare ad una terapia antiaggregante piastrinica (tipo ac. acetilsalicilico mg. 100 al dì)

Dott. Roberto Bertoncelli
Medico Ospedaliero
Specialista in Geriatria
Specialista in Medicina interna
Specialista in Psicologia
BOLOGNA (BO)



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