26 aprile 2005
Terapie dimagranti ed anti depressivi
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21 aprile 2005
Terapie dimagranti ed anti depressivi
Si fa presto a dire consulti il medico di famiglia…. . Sembra che tutti stiano ad ascoltare i nostri problemi ed invece non è così.Da circa due anni credo di soffrire di una forma Depressione crescente. Sono cambiata radicalmente sia nella mente che nel fisico: non ho capacità di concentrazione, al punto che mi scordo anche le cose recentissime, ho dei vuoti di memoria ( se vado da una stanza all’altra non mi ricordo perché ci sono andata)mi sento sempre triste anche senza motivo, non ho voglia di uscire o parlare e sono spessissimo di cattivo umore ecc. A casa sempre la stessa domanda “ ma che ti manca?”
A ciò si aggiunge una sopravvenuta incapacità di controllare la fame, soprattutto di dolci: così sono passata dai miei 43-44 kg, per 1. 50 di altezza ( peso che ho sempre avuto e riconquistato facilmente anche dopo 2 gravidanze) alla soglia dei 55 kg. nel giro di 7 mesi. Mi vergogno di me ed ho problemi anche nei rapporti sessuali, perché mi vergogno del mio corpo sformato. Il mio compagnomi dice che sono solo fissazioni, ma la bilancia e le 3 taglie in più non ingannano. Nele analisi che il medico mi prescrive (urine, sangue, tiroide)i valori sono normali, e io non so più cosa fare. Dal momento che sono SEMPRE stata molto magra, ora non mi posso accettare e qusto mi spinge ancora di più a fuggire la gente e i contatti con l'esterno. voglio stare a casa!
Ho pensato che in questo momento mi sarebbe di grande aiuto provare a tornare in forma fisicamente, ma se inizio una dieta, dopo solo qualche ora mi scatta un tremito che mi porta a mangiare ancora di più, dolci insaccati, qualunque cosa. Ho tentato anche i farmaci tipo fendimetrazina, ma incredibilmente ho continuato a mangiare anche senza fame: è come se il cervello rifiutasse l’idea di smettere di mangiare. Non solo: se per un caso perdo qualche chilo, lo riprendo entro una settimana. Esiste una cura per questa non malattia? Che speranze ho di ritornare ad essere quella che ero?
Ho chiesto al medico se poteva tentare di farmi ricoverare per fare tutti gli accertamenti possibili e nello stesso tempo stare lontana dal cibo, ma non si può essere ricoverati senza una patologia grave. Io sento il bisogno di essere aiutata, di qualcuno che si prenda cura di me, ma il medico di base dice che sono solo stressata e non ha saputo indicarmi nessun terapeuta o centro specializzato, tranne di provare con l’omeopatia, in cui non credo.
Si può tentare un ricovero in un centro specializzato, oppure trovare dei farmaci antidepressivi e nello stesso tempo bloccanti la fame o che aiutano a non accumulare grassi?
Grazie e scusate lo sfogo
Antonella Rizzo
Risposta del 26 aprile 2005
Risposta a cura di:
Dott.ssa MARIA ADELAIDE BALDO
Dalla sua lunga e precisa lettera si capisce che lei ha veramente desiderio di modificare questa situazione frustrante, ma non sa come fare.
Mi permetto di dire che in un caso come il suo l'omeopatia non serve a nulla e le farebbe solo perdere tempo prezioso. Lei descrive molto bene il circolo vizioso che si è instaurato e che la induce a rifugrarsi nel cibo compulsivamente per cercare una gratificazione.
Solitamente la Bulimia è indice di un disturbo depressivo e lei stessa lo rivela quando dice che non ha più voglia di contatti con altre persone.
Credo che non sia proprio il caso di pensare ad un ricovero, se mai ad una psicoterapia combinata con una adeguata terapia farmacologica.
Dott. Ssa M. Adelaide Baldo
Specialista attività privata
Specialista in Psicologia
BRESCIA (BS)