31 agosto 2014
Test genetico lattosio
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03 luglio 2014
Test genetico lattosio
Buonasera Dottore, sono una ragazza di 25 anni, avrei bisogno di chiederle un chiarimento su un analisi che ho effettuato. Dopo un mese e mezzo dove avevo problemi di dissenteria (non tanto grave), mi sono fatta prescrivere le analisi. La dottoressa mi ha prescritto le analisi di routine dell'emocromo, delle feci, per la celiachia e breath test al lattosio. Le anticipo già che qualche anno fa avevo problemi con i latticini (avevo vomito e dissenteria) e pomodori e dopo averli sospesi per 4 mesi era tornato tutto apposto. La celiachia ha dato esito negativo, l'analisi delle feci ha dato esito negativo per la salmonella. Ho solo la ferritina molto a bassa a 5. Il breath test non sono riuscita a farlo e al centro analisi mi ha fatto fare il test genetico per il lattosio (lct). questo è il responso: polimorfismo 13910 T/C presente in omozigosi polimorfismo 22018 A/G presente in omozigosi l'analisi di sequenza del polimorfismo 13910 T/C del gene del lattasi (LCT) ha evidenziato la presenza di due copie dell'allele c (genotipo C/C). L'analisi di sequenza del polimorfismo 22018 A/G del gene della lattasi (LCT) ha evidenziato la presenza di due copie dell'allele G (genotipo G/G). Il mio dottore mi ha solo detto di stare attenta all'alimentazione ma non sono molto convinta. Lei che può dirmi? Grazie Cordiali salutiRisposta del 31 agosto 2014
Risposta a cura di:
Dott.ssa MARIA LETIZIA PRIMO
gentile paziente quando la mutazione è presente allo stato omozigote (C/C) si ha una totale deficienza dell’enzima lattasi con conseguente impossibilità di digerire il lattosio e sintomi gastrointestinali quali flatulenza, meteorismo, crampi e diarrea, ma anche disturbi più difficili da interpretare quali capogiri, insonnia, irritazioni cutanee e, persino, secondo la recente letteratura, depressione. In individui eterozigoti (T/C), la riduzione del 50% nel livello di attività della lattasi è normalmente sufficiente a garantire la digestione del lattosio (secondo alcuni autori, in condizioni particolari di stress o altro, anche gli eterozigoti hanno una certa tendenza a sviluppare intolleranza). Le consiglio perciò di ridurre latte e latticini a base di latte di mucca utilizzando latti vegetali come quello di mandorle, di nocciolo o di kamut ed avena. Nel caso intenda mangiare latticini assuma l'enzima lattasi come integratore. Le consiglio inoltre una terapia di almeno tre mesi con simbiotici (pre e probiotici ) in quanto la produzione dell'enzima lattasi è anche controllata dalla flora batterica intestinale
buona giornata
Dott. Ssa Maria Letizia Primo
Specialista attività privata
Specialista in Medicina legale
Specialista in Psichiatria
Specialista in Scienza dell'alimentazione
Torino (TO)