Tiroidite di hashimoto

01 giugno 2006

Tiroidite di hashimoto


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29 maggio 2006

Tiroidite di hashimoto

Egr. Professori Vi scrivo per sottoporvi alcune domande riguardanti la tiroidite di Hashimoto, malattia che è stata diagnoticata a mia moglie in questi giorni. Gli esami del sangue di qualche giorno fa danno i seguenti valori: FT3 = 3. 17 pg/ml FT4 = 0. 80 ng/dl TSH = 7. 86 uU/ml (Nel 2005 era 6. 5838) Ac-Anti-tireoglobulina = 31. 5 [I. U. /ml] Ac-Anti-tireoperossidasi> 1000 [I. U. /ml] In base a questi esami, il nostro medico di base ha prescritto una ecografia della tiroide con il seguente referto: "Tiroide in sede. Aumentate le dimensioni del globo DX (diametro A-P di 2 cm) nella norma quelle del SX (diametro A-P di 1. 6 cm). Diffusamente disomogenea ed a tratti grossolana la struttura del parenchima con aspetti di ipervascolarizzazione al controllo color-doppler compatibile con la tiroidite. Al polo inferiore del lobo di SX è inoltre evidente formazione espansiva nodulare ipoecogena ovalare a limiti netti ed omogenea con aspetti di vascolarizzazione prevalentemente peri-nodale al controllo color-doppler compatibile maggiormente con nodo di tipo benigno del diametro massimo di 1. 5 cm. Sempre a SX, posteriormente e caudalmente al polo tiroideo inferiore è presente formazione nodulare ipoecogena riferibile con para-tiroide ingrandita del diamentro di 9mm. Non linfonodi ingranditi in sede latero-cervicale. " Mia moglie ha 40 anni e la terapia consigliata è con l'Eutirox, primo dosaggio 50 gamma da verificare con i prossimi esami. Se è possibile vorremo sapere se: 1) La diagnosi di tiroidite di Hashimoto è compatibile con questo quadro clinico (premetto che nel 2003 mia moglie ha partorito ed allattato; nella fase di allattamento, per circa 7 mesi è dimunuita di peso di circa 15 Kg con una alimentazione particolarmente ricca e poi, terminato l'allattamento è aumentata di circa 10/12 Kg pur mantenendo una dieta ipocalorica) ? 2) Esistono terapie alternative all'Eutirox che possano riequilibrare la funzionalità tiroidea e curino il processo autoimmune (e qualisono le strutture sanitariedi appoggio) ? 3) Quali sono gli sviluppi della tiroidite di Hashimoto, ovvero c'è da attendersi una perdita di funzionalità della tiroide e quindi un aumento dei dosaggi dell'Eutirox ? 4) Ci sono patologie collegate alla tiroidite ? 5) Quale è, secondo voi, la qualità della vita, considerando la terapia con l'Eutirox, dovendo assumerlo continuamente, quali cambiamenti dobbiamo attenderci ? Vi ringraziamo fin d'ora per l'attenzione prestataci ed attendiamo le vostre indicazioni. Distinti Saluti

Risposta del 01 giugno 2006

Risposta a cura di:
Dott. ALBERTO MOSCHINI


Sua moglie attualmente è in ipotiroidismo, ma analizzano la sintomatologia che ha descritto, dopo il parto, è cominciata la patologia autoimmune con un Ipertiroidismo, che poi è sfociato in ipotiroidismo. E’ molto frequente questa situazione dopo il parto, questo è dimostrato dall’ecografia, che dimostra lesioni che sono iniziate da diverso tempo.
Gli anticorpi sono molto alti, che dimostrano la persistenza dell’attività autoimmune. Poiché il meccanismo che si verifica inizialmente è il mimetismo molecolare, su questo deve indirizzata l’azione diagnostica e terapeutica, insieme all’eutirox che è sostitutivo dell’ormone che non viene prodotto adeguatamente. La ghiandola non risponde adeguatamente allo stimolo del TSH perchè infiammata, e prosegue la distruzione delle cellule, che va fermata. Chiaramente, quella parte di ghiandola ancora funzionante, va salvaguardata dall’azione anticorpale.
La progressione della malattia è stata mimetismo molecolare innescato da un agente patogeno che va individuato, il parto ha favorito la malattia autoimmune, che probabilmente preesisteva silente, subclinica, che si è manifestata inizialmente con una Ipertiroidismo per la grande distruzione di cellule, che contengono abbondante ormone, successivamente ipotiroidismo.
L’alternativa all’eutirox, non esiste, ma si può intervenire sul mimetismo molecolare, sulla ghiandola stessa con farmaci biologici. La medicina ufficiale non riconosce queste terapie, pertanto la terapia è frutto di una integrazione fra la medicina convenzionale e quella biologica, sfruttando le esperienze e le metodiche personali.
Se non si interviene bloccando il processo autoimmune, sulla modulazione della ghiandola, lentamente questa viene distrutta, dove poi verranno rivolti gli autoanticorpi, non si può sapere.
Altre patologie autoimmuni sono collegate alo stesso mimetismo molecolare, per questo che va eseguita la tipizzazione HLA, tipizzazione linfocitaria, ricerca dell’innesco infettivo.
La vita è “normale”, per la possibilità di assumere l’ormone, permane la patologia autoimmune, la mancanza di modulazione dell’ormone. Se non si interviene su questi.

Dott. Alberto Moschini
Specialista in Medicina alternativa (omeopatia, agopuntura. . . )
MASSA (MS)



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