Uretite

23 settembre 2005

Uretite


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20 settembre 2005

Uretite

ho 29 anni e dall'incirca quattro mesi soffro di una fastidiosissima uretrite. Ho riscontrato delle perdite di muco e mi sono rivolto al mio medico di base.
Il mio dottore, che fra l'altro è cinecologo, mi ha prescritto degli esami, ovvero il tampone uretrale, l'esame delle urine e la spermio cultura.
Tutti gli esami hanno dato esito negativo. Il mio dottore mi ha comunque prescritto una breve cura antibiotica a base di tre pastiglie (una al dì ), con il risultato che le perdite di muco sono scomparse. Non sono scomparsi però i sintomi uretriteci, quali il bruciore sulla punta del pene.
A distanza di un mese emmezzo mi sono nuovamente rivolto al mio medico di base, il quale mi ha fatto ripetere tutti gli esami precedentemente descritti (tutti negativi ancora una volta) e mi ha poi fatto rivolgere ad un urologo. L'urologo ha eseguito il controllo manuale della prostata, trovandola un po'infiammata (molliccia per utilizzare il termine del medico ), prescrivendomi per due mesi una cura a base del farmaco Serpens, con una pastiglia al dì. L'urologo mi ha prescritto l'esame all'addome superiore (vescica, coliciste, fagato e reni) e l'esame completo delle urine. Anche questi esami hanno dato tutti esito negativo. Purtroppo i sintomi dell'uretrite persistono (bruciore alla punta del pene, senza perdite di muco) e onestamete non so più come comportarmi. Il mio medico di base mi ha detto che è un sintomo con il quale devo convivere, ma in questi giorni ho un riacutizzarsi del dolore, che tende a passare da meno intenso a più intenso, senza una particolare condizione. A volte scompare per qualche giorno per poi ricomparire improvvisamente. Penso di rivolgermi ancora al mio medico di base per ulteriori controlli.
Ha qualche consiglio da darmi su questa fastidiosa malattia? La prostata può in qualche modo influire in questa malattia?
Grazie della collaborazione,
Cordiali saluti

Risposta del 23 settembre 2005

Risposta a cura di:
Dott. GIOVANNI BERETTA


I suoi disturbi possono essere l' esito e lo strascico di un processo infiammatorio delle vie uro-seminali. Spesso in questi casi è molto importante lo stile di vita che si ha ed determinante è seguire attentamente tutte le indicazioni dietetiche e comportamentali atte a risolvere ed ad attenuare questi sintomi (cibi non piccanti, adeguata quantità di acqua assunta, ecc, ecc). Ricontatti il suo medico e con lui programmi una strategia mirata a migliorare i suoi disturbi. Cordiali saluti.

Dott. Giovanni Beretta
Specialista convenzionato
Specialista attività privata
Specialista in Andrologia
Specialista in Ginecologia e ostetricia
Specialista in Urologia
MILANO (MI)



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