Cortisonici

20 giugno 2008
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Cortisonici



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I cortisonici sono farmaci di sintesi analoghi ai corticosteroidi surrenalici, cioè a quegli ormoni steroidei secreti dalla corticale del surrene (una ghiandola che si trova al di sopra del rene). Questi ormoni agiscono su molte funzioni dell'organismo, come il metabolismo del glucosio, gli scambi sodio-potassio a livello renale, la produzione degli ormoni sessuali maschili, quindi vengono usati in terapia per curare l'insufficienza corticosurrenale, ma sono molto più noti per la loro spiccata azione antinfiammatoria, antiallergica, anafilattica e antiimmunitaria. L'attività antinfiammatoria dei cortisonici si manifesta attraverso tre effetti principali che sono: blocco della dilatazione a livello dei capillari; riduzione degli edemi; inibizione della sintesi delle prostaglandine (sostanze responsabili delle infiammazioni).

Impiego in terapia


Il loro impiego in terapia è molto vasto, principalmente vengono usati per curare artrite, reumatismi, malattie della pelle (dermatiti e allergie), forme allergiche di asma e rinite, terapia antirigetto dei trapianti ed anche in alcune forme tumorali. Qui ci soffermiamo in particolare sulle forme allergiche sia respiratorie sia cutanee. Una prima classificazione dei farmaci di derivazione cortisonica riguarda la forma di somministrazione che varia a seconda della malattia da curare: per via orale nelle terapie croniche; per via intramuscolare o venosa nelle urgenze; sotto forma di pomate o colliri nelle malattie della pelle e dell'occhio (terapia locale). La via orale è da preferire per la terapia a lungo termine. Il farmaco agisce rapidamente, anche se nelle urgenze mediche da reazioni allergiche acute l'adrenalina possiede un'azione più pronta. L'effetto è decisamente più rapido con la somministrazione endovenosa. L'idrocortisone sodico e l'idrocortisone fosfato, per esempio, sono preparati idrosolubili che possono essere disciolti in piccoli volumi d'acqua sterile e somministrati per iniezione endovenosa rapida, nell'arco di due minuti. Il tasso di idrocortisone rimane elevato nel sangue per circa 4 ore. La via intramuscolare, infine, è probabilmente quella meno indicata per somministrare corticosteroidi, perché l'assorbimento è lento e variabile.

Rinite


I corticosteroidi, grazie alla loro spiccata azione antinfiammatoria, sono i farmaci più efficaci nel trattamento della rinite e dei disturbi allergici in genere. Attenuano in modo consistente la sensazione di naso chiuso, la frequenza degli starnuti, lo scolo nasale e il prurito. La buona disponibilità di formulazioni spray, da somministrare direttamente nel naso, consente di utilizzare dosi molto basse e di ridurre al minimo la possibilità di effetti indesiderati, è comunque necessario utilizzare corticosteroidi solo dietro prescrizione medica.

Asma

I cortisonici sono il pilastro del trattamento dell'asma, riducendo, infatti, l'infiammazione delle vie aeree, migliorano la funzione respiratoria. La loro somministrazione regolare consente di diminuire la frequenza e la gravità degli attacchi d'asma quando la semplice somministrazione di un broncodilatatore non è più sufficiente per tenere sotto controllo la malattia (quando il paziente deve ricorrere al broncodilatatore più di una volta al giorno). Nella maggior parte dei casi si assumono per inalazione di spray dosati, contenuti in bombolette pressurizzate, ma sono disponibili anche sotto forma di polvere che viene erogata attraverso speciali dispositivi. Somministrati per via inalatoria, i corticosteroidi hanno pochi effetti indesiderati. Nei casi di asma più grave si deve ricorrere alla via orale, che presenta però maggiori rischi. Per un corretto uso degli spray dosati è necessario seguire le istruzioni, con l'ulteriore avvertenza di risciacquarsi la bocca dopo ogni inalazione: questa precauzione consente di ridurre la secchezza della bocca e impedisce lo sviluppo di una micosi. Il trattamento con corticosteroidi è in genere di lunga durata.

Effetti collaterali

La parola "cortisone" spaventa ancora un po' il paziente, poiché ritiene questa sostanza pericolosa o almeno responsabile di molti effetti collaterali. In parte questo è vero, i cortisonici a lungo andare possono dare luogo a disturbi notevoli come iperglicemia, aumento di peso, ipertensione, ulcera, acne, insonnia, sbalzi di umore, ma solo ed esclusivamente dopo terapie lunghe e ad alti dosaggi e sempre per via sistemica (orale e iniettiva). Le terapie locali (con creme, pomate e colliri), invece, per i bassi dosaggi impiegati, non danno mai luogo a problemi rilevanti. Per limitare gli effetti negativi di questi medicinali, è bene assumerli a giorni alterni o con un'unica somministrazione giornaliera al mattino (esclusi quelli per uso locale, che possono essere usati anche tutti i giorni più volte al giorno). Chi soffre di ipertensione, osteoporosi, glaucoma , herpes simplex o ulcera, è bene ricordi al medico queste patologie prima di farsi prescrivere un cortisonico. Un'ultima notazione strettamente economica i farmaci a base di cortisone, pur così importanti ed efficaci, non vengono erogati dal sistema mutualistico, a parte qualche marca di compresse. Vanno quindi pagati per intero, ma acquistati sempre dietro presentazione di ricetta medica.

Marco Malagutti



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