Voli a rischio

02 ottobre 2009
Aggiornamenti e focus

Voli a rischio



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Due miliardi di persone viaggiano in aereo ogni anno. Un fenomeno ormai sempre più alla portata di tutti che porta con sé degli aspetti legati alla salute fisica. E' per questo che se ne è occupato una review della rivista Lancet ed è per questo che l'introduzione all'articolo sottolinea come sia bene che i medici siano molto all'erta nell'individuare soggetti a rischio e nel dare loro consigli in materia. Anche perché, dato da non sottovalutare, cresce l'età dei passeggeri e crescono le tratte di volo, che possono prolungarsi fino a 18-20 ore. Due aspetti che aumentano i rischi di cambiamenti sia ambientali sia fisiologici associati al volo. Ma quali sono le più importanti questioni di salute legate ai viaggi aerei?


La rassegna di Lancet parte dalla pressione in cabina, che mette a rischio la salute e il benessere dei passeggeri in vari modi tra cui per esempio, l'ipossia ipobarica, cioè la carenza di ossigeno da ridotta pressione, che colpisce in particolare chi già ha preesistenti condizioni respiratorie o problemi cardiaci. Il fenomeno è ben tollerato da molti passeggeri ma per altri però può presentare rischi, maggiori quanto maggiore è la durata del volo. Per questo ossigeno compresso dovrebbe essere messo a disposizione dalle compagnie aeree per soggetti che presentino un certificato medico in tal senso. Un altro fenomeno legato alla pressione è quello del passaggio di gas nelle cavità corporee. Il problema riguarda in particolare passeggeri che si siano sottoposti a recenti procedure chirurgiche, per le quali le linee guida invitano ad attendere almeno 14 giorni prima di intraprendere un viaggio aereo. Il secondo aspetto da non sottovalutare, se si deve viaggiare in particolare per lunghe tratte, è quello del tromboembolismo venoso. Un rischio molto evocato, che può aumentare di quattro volte, soprattutto per voli superiori alle otto ore. La principale ragione è legata all'immobilità protratta, ma anche la disidratazione può rivestire un ruolo importante, osservano i ricercatori. Le raccomandazioni per chi vola in questo caso sono legate al buon senso: bere, ridurre il consumo di alcol e caffeina, cambiare posizione comunque muoversi il più possibile e fare periodici esercizi per riattivare la circolazione. Ma anche il ricorso a calze contenitive può essere un aiuto. Quanto a una eventuale profilassi farmacologica non c'è uniformità di vedute e comunque nessuna linea guida da indicazioni a riguardo.

Un capitolo a parte merita il jet lag, disturbo del ritmo circadiano, caratterizzato da fatica, disturbi del sonno, diminuito appetito, costipazione e ridotta coordinazione motoria. La gravità del jet lag è legata sia alla direzione del viaggio sia al numero di zone attraversate. Se si va a ovest la giornata si allunga, se si va a est si accorcia, con lo sfasamento che ne consegue in entrambi i casi. Per la condizione, però esistono varie terapie e la melatonina può essere considerata il trattamento gold standard. Se assunta la sera prolunga l'orologio circadiano, se al mattino rallenta il ritmo circadiano. Assumere perciò da 0,5 a 5 mg di melatonina, a seconda della prescrizione, sostengono gli esperti, è efficace nel prevenire il rischio jet lag. Un capitolo enorme e quanto mai d'attualità è poi quello delle malattie infettive. Il problema riguarda sia la trasmissione di infezioni a bordo sia, e qui veniamo all'attualità, la possibilità di diffondere virus e favorire l'esplodere di epidemie da una latitudine all'altra. Se ridurre i voli, poi, possa ridurre il rischio pandemico è un capitolo ancora incerto, anche se il sospetto è che un'associazione di questo genere esista. Le condizioni a rischio, come la rassegna di Lancet illustra diffusamente, non mancano. Ecco perché le compagnie aeree possono rifutare passeggeri che siano inadatti per ragioni mediche e perché i viaggiatori farebbero bene a documentarsi sulla loro attitudine al volo, soprattutto in presenza di condizioni patologiche. In un'era come la nostra, in cui i viaggi aerei sono sempre più all'ordine del giorno è bene essere consapevoli delle complicazioni legate ai voli. Ne va della salute.

Marco Malagutti

Medical issues associated with commercial flights. The Lancet, 373, 2067 - 2077



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