29 marzo 2024
Farmaci - Latanoprost + Timololo Aurobindo
Latanoprost + Timololo Aurobindo 0,05 mg/ml + 5,0 mg/ml collirio soluzione 1 flacone 2,5 ml
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INDICE SCHEDA
- INFORMAZIONI GENERALI
- INDICAZIONI TERAPEUTICHE
- CONTROINDICAZIONI
- AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO
- INTERAZIONI
- POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE
- SOVRADOSAGGIO
- EFFETTI INDESIDERATI
- GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
- GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI
- PRINCIPIO ATTIVO
- ECCIPIENTI
- SCADENZA E CONSERVAZIONE
- NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE
- PATOLOGIE CORRELATE
INFORMAZIONI GENERALI
TITOLARE:
Aurobindo Pharma (Italia) S.r.l.MARCHIO
Latanoprost + Timololo AurobindoCONFEZIONE
0,05 mg/ml + 5,0 mg/ml collirio soluzione 1 flacone 2,5 mlFORMA FARMACEUTICA
collirio
PRINCIPIO ATTIVO
latanoprost + timololo
GRUPPO TERAPEUTICO
Antiglaucoma
INDICAZIONI TERAPEUTICHE
A cosa serve Latanoprost + Timololo Aurobindo? Perchè si usa?
Riduzione della pressione intraoculare (IOP) in pazienti affetti da glaucoma ad angolo aperto e ipertensione oculare con risposta insufficiente alla terapia con beta-bloccanti topici o analoghi delle prostaglandine.
CONTROINDICAZIONI
Quando non dev'essere usato Latanoprost + Timololo Aurobindo?
LATANOPROST E TIMOLOLO AUROBINDO è controindicato nei pazienti che presentano le seguenti situazioni:
- Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
- Malattia reattiva delle vie aeree, inclusi asma bronchiale o anamnesi di asma bronchiale, grave broncopneumopatia cronica ostruttiva.
- Bradicardia sinusale, sindrome del seno malato, blocco senoatriale, blocco atrioventricolare di secondo o terzo grado non controllato mediante pacemaker, insufficienza cardiaca manifesta, shock cardiogeno.
AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO
Cosa serve sapere prima di prendere Latanoprost + Timololo Aurobindo?
Effetti sistemici
Come altri agenti oftalmici per uso topico, LATANOPROST E TIMOLOLO AUROBINDO è assorbito per via sistemica. Vista la presenza del componente beta-adrenergico timololo, possono verificarsi gli stessi tipi di reazioni avverse di natura cardiovascolare, polmonare e di altro tipo osservate con gli agenti bloccanti beta-adrenergici somministrati per via sistemica. L'incidenza di reazioni avverse sistemiche dopo somministrazione oftalmica è inferiore rispetto alla somministrazione sistemica. Per la riduzione dell'assorbimento sistemico, vedere il paragrafo 4.2.
Patologie cardiache
I pazienti affetti da malattie cardiovascolari (per es. cardiopatia coronarica, angina di Prinzmetal e insufficienza cardiaca) e in terapia ipotensiva con beta-bloccanti devono essere sottoposti a valutazione critica e deve essere valutata la terapia con altri principi attivi. I pazienti con malattie cardiovascolari devono essere monitorati per rilevare segni di peggioramento di tali patologie e di eventuali reazioni avverse.
In considerazione dell'effetto negativo sul tempo di conduzione, i beta-bloccanti devono essere somministrati con cautela a pazienti che presentano un blocco cardiaco di primo grado.
Dopo la somministrazione di timololo sono state riferite reazioni cardiache e raramente decesso associato a insufficienza cardiaca.
Patologie vascolari
Il trattamento di pazienti affetti da gravi disturbi/disordini della circolazione periferica (gravi forme di malattia di Raynaud o sindrome di Raynaud) richiede cautela.
Patologie respiratorie
Dopo la somministrazione di alcuni beta-bloccanti oftalmici sono state riferite reazioni respiratorie, incluso il decesso per broncospasmo in pazienti con asma. LATANOPROST E TIMOLOLO AUROBINDO deve essere usato con cautela nei pazienti che presentano una broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) di entità lieve/moderata e soltanto laddove i potenziali benefici superino i potenziali rischi.
Ipoglicemia/diabete
I beta-bloccanti devono essere somministrati con cautela a pazienti soggetti a ipoglicemia spontanea o a pazienti con diabete labile, poichè i beta-bloccanti possono mascherare i segni e i sintomi dell'ipoglicemia acuta.
I beta-bloccanti possono anche mascherare i segni dell'ipertiroidismo.
Patologie della cornea
I beta-bloccanti oftalmici possono indurre secchezza oculare. Nei pazienti con patologie della cornea il trattamento richiede cautela.
Altri agenti beta-bloccanti
L'effetto sulla pressione intraoculare o gli effetti noti di beta-blocco sistemico possono risultare potenziati somministrando il timololo a pazienti già in terapia con un agente beta-bloccante sistemico. La risposta di questi pazienti deve essere monitorata attentamente. L'uso topico di due agenti bloccanti beta-adrenergici non è raccomandato (vedere paragrafo 4.5).
Reazioni anafilattiche
Quando ricevono dei beta-bloccanti, i pazienti con anamnesi di atopia o di grave reazione anafilattica a una serie di allergeni possono risultare più reattivi all'esposizione ripetuta a tali allergeni e non responsivi alle dosi abituali di adrenalina utilizzate per trattare le reazioni anafilattiche.
Distacco di coroide
Con la somministrazione di una terapia di soppressione acquosa (per es. timololo, acetazolamide) dopo procedure filtranti è stato riferito distacco di coroide.
Anestesia chirurgica
I preparati beta-bloccanti oftalmici possono bloccare gli effetti dei beta-agonisti sistemici, come l'adrenalina. L'anestesista deve essere informato che il paziente sta assumendo timololo.
Terapie concomitanti
Il timololo può interagire con altri farmaci, vedere paragrafo 4.5.
L'uso di due beta-bloccanti locali o di due prostaglandine locali non è raccomandato.
Effetti oculari
Il latanoprost può causare una graduale alterazione del colore dell'occhio poichè aumenta la quantità di pigmento marrone presente nell'iride. Analogamente a quanto osservato con l'esperienza d'uso di latanoprost collirio, un'aumentata pigmentazione dell'iride è stata rilevata nel 16-20% di tutti i pazienti trattati con latanoprost/timololo collirio, soluzione per un periodo fino a un anno (dati basati su evidenze fotografiche). Tale effetto è stato rilevato soprattutto nei pazienti con iridi di colore misto, ossia verde-marrone, giallo-marrone o blu/grigio-marrone, ed è dovuto a un aumento della concentrazione di melanina nei melanociti stromali dell'iride. Generalmente negli occhi interessati la pigmentazione marrone attorno alle pupille si diffonde in modo concentrico verso la periferia, ma l'intera iride o parti dell'iride possono diventare più marroni. Nei pazienti con occhi di un colore blu, grigio, verde o marrone omogeneo, tale alterazione è stata osservata solo raramente nel corso di due anni di trattamento negli studi clinici sul latanoprost.
La variazione del colore dell'iride si verifica lentamente e può non essere visibile per diversi mesi o anni e non è stata associata ad alcun sintomo o alterazione patologica.
Dopo l'interruzione del trattamento non è stato osservato un ulteriore aumento del pigmento dell'iride, ma l'alterazione di colore risultante può essere permanente.
Nevi ed efelidi dell'iride non sono stati influenzati dal trattamento.
Non è stato osservato accumulo di pigmento nella rete trabeculare o in un'altra zona della camera anteriore, ma è necessario esaminare regolarmente i pazienti e, in funzione della situazione clinica, è possibile interrompere il trattamento se si verifica un aumento della pigmentazione dell'iride.
Prima di istituire la terapia, i pazienti devono essere informati della possibilità di una variazione del colore degli occhi. Il trattamento unilaterale può causare un'eterocromia permanente.
Non vi è esperienza documentata sull'uso del latanoprost nel trattamento del glaucoma infiammatorio, neovascolare, da chiusura d'angolo cronico o congenito, del glaucoma ad angolo aperto di pazienti pseudofachici e del glaucoma pigmentario.
L'effetto del latanoprost sulla pupilla è scarso o nullo, ma non vi sono segnalazioni documentate di attacchi acuti di glaucoma ad angolo chiuso. Si raccomanda pertanto di utilizzare LATANOPROST E TIMOLOLO AUROBINDO con cautela in queste condizioni fino a quando saranno disponibili maggiori dati a riguardo.
Il latanoprost deve essere usato con cautela in pazienti con anamnesi di cheratite erpetica e deve essere evitato nei casi di cheratite da herpes simplex e nei pazienti con anamnesi di cheratite erpetica ricorrente specificamente associata agli analoghi delle prostaglandine.
Durante il trattamento con il latanoprost è stato riferito edema maculare, incluso edema maculare cistoide. Queste segnalazioni hanno riguardato principalmente pazienti afachici, pazienti pseudofachici con lacerazione della capsula posteriore o pazienti con fattori di rischio noti per edema maculare. LATANOPROST E TIMOLOLO AUROBINDO deve essere impiegato con cautela in questi pazienti.
Uso di lenti a contatto
LATANOPROST E TIMOLOLO AUROBINDO contiene benzalconio cloruro, che è usato comunemente come conservante nei prodotti oftalmici. È stato riportato che il benzalconio cloruro causa cheratopatia puntata e/o cheratopatia tossica ulcerativa, può causare irritazione oculare e alterazione della colorazione delle lenti a contatto morbide. L'uso frequente o prolungato di LATANOPROST E TIMOLOLO AUROBINDO richiede un attento monitoraggio nei pazienti con secchezza oculare o con cornea compromessa. Le lenti a contatto possono assorbire il benzalconio cloruro e devono quindi essere rimosse prima di applicare LATANOPROST E TIMOLOLO AUROBINDO, ma possono essere reinserite dopo 15 minuti (vedere paragrafo 4.2).
INTERAZIONI
Quali farmaci, principi attivi o alimenti possono interagire con l'effetto di Latanoprost + Timololo Aurobindo?
Non sono stati eseguiti studi specifici di interazioni farmacologiche con latanoprost/timololo collirio, soluzione.
Sono stati riferiti casi di aumenti paradossi della pressione intraoculare dopo la somministrazione oftalmica concomitante di due analoghi delle prostaglandine. L'uso di due o più prostaglandine, analoghi delle prostaglandine o derivati delle prostaglandine non è pertanto raccomandato.
Esiste la possibilità di effetti additivi con conseguente ipotensione e/o bradicardia marcata somministrando una soluzione oftalmica di beta-bloccanti in concomitanza con i seguenti agenti: bloccanti dei canali del calcio per via orale, agenti bloccanti beta-adrenergici, antiaritmici (incluso amiodarone), glicosidi digitalici, parasimpaticomimetici, guanetidina.
Un beta-blocco sistemico potenziato (per es. riduzione della frequenza cardiaca, depressione) è stato riferito durante il trattamento combinato con inibitori del CYP2D6 (per es. chinidina, fluoxetina, paroxetina) e timololo.
L'effetto sulla pressione intraoculare o gli effetti noti di beta-blocco sistemico possono essere potenziati quando LATANOPROST E TIMOLOLO AUROBINDO viene somministrato a pazienti già in terapia orale con un agente bloccante beta-adrenergico e l'uso topico di due o più agenti bloccanti beta-adrenergici non è raccomandato.
È stata occasionalmente riferita midriasi derivante dall'uso concomitante di beta-bloccanti oftalmici e adrenalina (epinefrina).
L'assunzione di beta-bloccanti può potenziare la reazione ipertensiva alla sospensione repentina della clonidina.
I beta-bloccanti possono aumentare l'effetto ipoglicemico degli agenti antidiabetici. I beta-bloccanti possono mascherare i segni e i sintomi dell'ipoglicemia (vedere paragrafo 4.4).
POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE
Come si usa Latanoprost + Timololo Aurobindo? Dosi e modo d'uso
Dosaggio raccomandato negli adulti (inclusi gli anziani)
La terapia raccomandata è una goccia di collirio nell'occhio o negli occhi interessati una volta al giorno.
Nel caso si salti una dose, il trattamento deve proseguire con la dose successiva secondo quanto programmato. La dose non deve superare una goccia nell'occhio o negli occhi interessati al giorno.
Somministrazione
Prima dell'instillazione del collirio è necessario rimuovere le lenti a contatto; sarà possibile inserirle nuovamente dopo 15 minuti.
Se si utilizza più di un farmaco oftalmico per uso topico, la somministrazione dei farmaci deve avvenire a intervalli di almeno cinque minuti.
Utilizzando un'occlusione nasolacrimale o chiudendo le palpebre per 2 minuti si riduce l'assorbimento sistemico. Ciò può determinare una riduzione degli effetti indesiderati sistemici e aumentare l'attività locale.
Uso in bambini e adolescenti
La sicurezza e l'efficacia nei bambini e negli adolescenti non sono state stabilite.
SOVRADOSAGGIO
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Latanoprost + Timololo Aurobindo?
Non sono disponibili dati sull'uomo relativi al sovradosaggio con latanoprost/timololo collirio, soluzione.
I sintomi del sovradosaggio sistemico del timololo sono: bradicardia, ipotensione, broncospasmo e arresto cardiaco. In presenza di questi sintomi il trattamento deve essere sintomatico e di supporto. Gli studi condotti hanno dimostrato che il timololo non è dializzato rapidamente.
Eccetto irritazione oculare e iperemia congiuntivale, non sono noti altri effetti indesiderati oculari o sistemici correlati al sovradosaggio di latanoprost.
Se latanoprost viene ingerito accidentalmente possono essere utili le seguenti informazioni:
Trattamento
Lavanda gastrica al bisogno.
Trattamento sintomatico
Il latanoprost viene ampiamente metabolizzato durante il primo passaggio attraverso il fegato. L'infusione endovenosa di 3 microgrammi/kg a volontari sani non ha indotto sintomi, ma una dose di 5,5-10 microgrammi/kg ha causato nausea, dolore addominale, capogiri, affaticamento, vampate di calore e sudorazione. Questi eventi hanno avuto una gravità da lieve a moderata e si sono risolti senza necessità di trattamento entro 4 ore dal termine dell'infusione.
EFFETTI INDESIDERATI
Quali sono gli effetti collaterali di Latanoprost + Timololo Aurobindo?
La maggior parte degli eventi avversi correlati al latanoprost è a carico del sistema oculare. Secondo i dati della fase di estensione degli studi cardine sull'uso di latanoprost/timololo collirio, soluzione, il 16-20% dei pazienti ha sviluppato un aumento della pigmentazione dell'iride, che può essere permanente. In uno studio in aperto della durata di 5 anni sul latanoprost, il 33% dei pazienti ha sviluppato pigmentazione dell'iride (vedere paragrafo 4.4). Altri eventi avversi oculari sono generalmente di natura transitoria e si verificano durante la somministrazione della dose.
I più gravi eventi avversi del timololo sono invece di natura sistemica e includono bradicardia, aritmia, insufficienza cardiaca congestizia, broncospasmo e reazioni allergiche.
Come altri farmaci oftalmici per uso topico, il timololo viene assorbito nel circolo sistemico. Ciò può causare effetti indesiderati analoghi a quelli osservati con gli agenti beta-bloccanti sistemici. L'incidenza di reazioni avverse sistemiche dopo somministrazione topica oftalmica è inferiore rispetto alla somministrazione sistemica. Le reazioni avverse segnalate includono reazioni osservate con la classe dei beta-bloccanti oftalmici.
Di seguito sono elencati gli eventi avversi correlati al trattamento osservati negli studi clinici sull'uso di latanoprost/timololo collirio, soluzione.
Gli eventi avversi sono presentati in categorie e definiti secondo la frequenza come segue:
Molto comune (≥1/10)
Comune (≥1/100, <1/10)
Non comune (≥1/1.000, <1/100)
Raro (≥1/10.000, <1/1.000)
Molto raro (<1/10.000)
Patologie del sistema nervoso
Non comune: cefalea
Patologie dell'occhio
Molto comune: aumento della pigmentazione dell'iride
Comune: irritazione oculare (inclusi fitte, bruciore e prurito), dolore all'occhio
Non comune: iperemia oculare, congiuntivite, visione offuscata, aumento della lacrimazione, blefarite, disturbi della cornea
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Non comune: rash cutaneo, prurito.
Ulteriori eventi avversi sono stati riferiti in relazione all'uso specifico dei singoli componenti di latanoprost/timololo collirio, soluzione in studi clinici, segnalazioni spontanee o nella letteratura disponibile.
Quelli del latanoprost sono i seguenti.
Infezioni e infestazioni
Cheratite erpetica
Patologie del sistema nervoso
Capogiri
Patologie dell'occhio
Alterazioni delle ciglia e della peluria (aumento della lunghezza, dello spessore, della pigmentazione e del numero), erosioni epiteliali puntate, edema periorbitale, irite/uveite, edema maculare (in pazienti afachici, pseudofachici con lacerazione della capsula posteriore o in pazienti a noto rischio di edema maculare). Secchezza oculare, cheratite, edema ed erosioni corneali, ciglia mal indirizzate che causano a volte irritazione oculare, ciste dell'iride.
Patologie cardiache
Aggravamento dell'angina in pazienti con patologia preesistente, palpitazioni
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Asma, aggravamento dell'asma, dispnea
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Inscurimento della pelle delle palpebre
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Dolore articolare, dolore muscolare
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Dolore al torace
Quelli del timololo sono i seguenti.
Disturbi del sistema immunitario
Reazioni allergiche sistemiche, tra cui angioedema, orticaria, rash localizzato e generalizzato, prurito, reazione anafilattica.
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Ipoglicemia.
Disturbi psichiatrici
Insonnia, depressione, incubi, perdita della memoria.
Patologie del sistema nervoso
Sincope, ictus cerebrale, ischemia cerebrale, aumento dei segni e dei sintomi di miastenia gravis, capogiri, parestesia e cefalea.
Patologie dell'occhio
Segni e sintomi di irritazione oculare (p. es. bruciore, fitte agli occhi, prurito, lacrimazione, arrossamento), blefarite, cheratite, visione offuscata e distacco della coroide dopo chirurgia filtrante (vedere paragrafo 4.4), ridotta sensibilità corneale, secchezza oculare, erosione corneale, ptosi, diplopia.
Patologie dell'orecchio e del labirinto
Tinnito.
Patologie cardiache
Bradicardia, dolore al torace, palpitazioni, edema, aritmia, insufficienza cardiaca congestizia, blocco atrioventricolare, arresto cardiaco, insufficienza cardiaca.
Patologie vascolari
Ipotensione, fenomeno di Raynaud, mani e piedi freddi.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Broncospasmo (soprattutto in pazienti con malattia broncospastica preesistente), dispnea, tosse.
Patologie gastrointestinali
Disgeusia, nausea, dispepsia, diarrea, secchezza delle fauci, dolori addominali, vomito.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Alopecia, rash psoriasiforme o riacutizzazione della psoriasi, rash cutaneo.
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Mialgia.
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
Disfunzione sessuale, riduzione della libido.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Astenia/affaticamento.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
E' possibile prendere Latanoprost + Timololo Aurobindo durante la gravidanza e l'allattamento?
Gravidanza
Latanoprost
Non vi sono dati adeguati riguardanti l'uso di latanoprost nella donne in gravidanza. Studi condotti sull'animale hanno riferito una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Il rischio potenziale per gli esseri umani non è noto.
Timololo
Non vi sono dati adeguati riguardanti l'uso di timololo nella donne in gravidanza. Il timololo non deve essere usato in gravidanza se non strettamente necessario. Per la riduzione dell'assorbimento sistemico, vedere il paragrafo 4.2.
Gli studi epidemiologici non hanno rivelato effetti teratogeni, ma hanno mostrato un rischio di ritardo della crescita intrauterina con la somministrazione di beta-bloccanti per via orale. Inoltre, segni e sintomi di un beta-blocco (per es. bradicardia, ipotensione, distress respiratorio e ipoglicemia) sono stati osservati nel neonato somministrando beta-bloccanti fino al parto. Se latanoprost/timololo viene somministrato fino al parto, il neonato deve essere monitorato attentamente durante i primi giorni di vita.
Latanoprost/timololo non deve pertanto essere impiegato durante la gravidanza (vedere paragrafo 5.3).
Allattamento
I beta-bloccanti sono escreti nel latte materno. È tuttavia improbabile che la somministrazione di timololo in collirio alle dosi terapeutiche determini la presenza nel latte materno di quantità sufficienti da produrre sintomi clinici di beta-blocco nel lattante. Per la riduzione dell'assorbimento sistemico, vedere il paragrafo 4.2.
Il latanoprost e i suoi metaboliti possono essere escreti nel latte materno. LATANOPROST E TIMOLOLO AUROBINDO non deve pertanto essere somministrato in donne che allattano al seno.
GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI
Effetti di Latanoprost + Timololo Aurobindo sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
L'instillazione del collirio può causare un offuscamento transitorio della vista. Fino alla sua risoluzione, i pazienti non devono guidare, né utilizzare macchinari.
PRINCIPIO ATTIVO
1 ml di soluzione contiene 50 microgrammi di latanoprost e 6,8 mg di timololo maleato, equivalenti a 5 mg di timololo.
Eccipiente: benzalconio cloruro, 200 microgrammi/ml.
Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
ECCIPIENTI
Sodio diidrogeno fosfato monoidrato
Sodio cloruro
Disodio fosfato anidro
Benzalconio cloruro
Acqua per preparazioni iniettabili
SCADENZA E CONSERVAZIONE
Scadenza: 27 mesi
Conservare in frigorifero (2° C - 8° C).
Dopo la prima apertura del contenitore: Non conservare a temperatura superiore a 25° C. Tenere il flacone nell'imballaggio esterno per proteggere il medicinale dalla luce.
NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE
Flacone in LDPE (5 ml) e contagocce a beccuccio, tappo a vite in HDPE con chiusura di sicurezza in LDPE.
Ogni flacone contiene 2,5 ml di soluzione di collirio.
Confezioni:
1 flacone da 2,5 ml
3 flaconi da 2,5 ml
6 flaconi da 2,5 ml
É possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
PATOLOGIE CORRELATE
Data ultimo aggiornamento: 20/07/2021
Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico