Perfalgan 10 mg/ml soluzione per infusione endovenosa 12 flaconi 100 ml

29 marzo 2024
Farmaci - Perfalgan

Perfalgan 10 mg/ml soluzione per infusione endovenosa 12 flaconi 100 ml


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INDICE SCHEDA



INFORMAZIONI GENERALI


TITOLARE:

Bristol-Myers Squibb S.r.l.

MARCHIO

Perfalgan

CONFEZIONE

10 mg/ml soluzione per infusione endovenosa 12 flaconi 100 ml

FORMA FARMACEUTICA
soluzione (uso interno)

PRINCIPIO ATTIVO
paracetamolo

GRUPPO TERAPEUTICO
Antipiretici, Analgesici FANS


INDICAZIONI TERAPEUTICHE


A cosa serve Perfalgan? Perchè si usa?


Perfalgan è indicato per il trattamento a breve termine del dolore di intensità moderata, specialmente a seguito di intervento chirurgico e per il trattamento a breve termine della febbre, quando la somministrazione per via endovenosa sia giustificata dal punto di vista clinico dall'urgente necessità di trattare il dolore o l'ipertermia e/o quando altre vie di somministrazione siano impossibili da praticare.


CONTROINDICAZIONI


Quando non dev'essere usato Perfalgan?


Perfalgan è controindicato:
  • in pazienti con ipersensibilità al paracetamolo o al propacetamolo cloridrato (profarmaco del paracetamolo) o ad uno qualsiasi degli eccipienti
  • in caso di grave insufficienza epatocellulare


INTERAZIONI


Quali farmaci, principi attivi o alimenti possono interagire con l'effetto di Perfalgan?


  • Il probenecid causa una riduzione della clearance del paracetamolo di circa due volte, inibendo la sua coniugazione con acido glucuronico. In caso di trattamento concomitante con probenecid si deve considerare una riduzione della dose di paracetamolo.
  • La salicilamide può prolungare l'emivita di eliminazione del paracetamolo.
  • Occorre esercitare cautela in caso di assunzione concomitante di induttori enzimatici (vedere paragrafo 4.9).
  • L'uso concomitante di paracetamolo (4 g al giorno per almeno 4 giorni) con anticoagulanti orali può indurre leggere variazioni nei valori INR. In questo caso, deve essere effettuato un aumentato monitoraggio dei valori di INR durante il periodo di trattamento concomitante e per una settimana dopo la sospensione del trattamento con paracetamolo.


SOVRADOSAGGIO


Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Perfalgan?


Esiste il rischio di danno epatico (incluse epatite fulminante, insufficienza epatica, epatite

colestatica, epatite citolitica), specialmente nei soggetti anziani, nei bambini, nei pazienti con malattie epatiche, in caso di alcolismo cronico, nei pazienti affetti da malnutrizione cronica, e nei pazienti che ricevano induttori enzimatici. In questi casi il sovradosaggio può essere fatale.

I sintomi generalmente appaiono entro le prime 24 ore e comprendono: nausea, vomito, anoressia, pallore e dolore addominale.

Il sovradosaggio, 7,5 g o più di paracetamolo in singola somministrazione negli adulti e 140 mg/kg di peso corporeo in singola somministrazione nei bambini, causa citolisi epatica, che probabilmente induce una necrosi completa e irreversibile, che comporta insufficienza epatocellulare, acidosi metabolica ed encefalopatia che possono portare al coma e alla morte. Contemporaneamente, si osservano livelli aumentati delle transaminasi epatiche (AST, ALT), della lattato deidrogenasi e della bilirubina, insieme ad una diminuzione del valore della protrombina che può mostrarsi da 12 a 48 ore dopo la somministrazione. Sintomi clinici di danno epatico si manifestano di solito già dopo due giorni, e raggiungono il massimo da 4 a 6 giorni dopo.

Misure di emergenza
  • Ospedalizzazione immediata.
  • Prima di iniziare il trattamento e prima possibile dopo il sovradosaggio, prelevare un campione di sangue per determinare i livelli plasmatici di paracetamolo.
  • Il trattamento include la somministrazione dell'antidoto, l'N-acetilcisteina (NAC), per via endovenosa od orale, preferibilmente prima della 10a ora. L'NAC può, tuttavia, dare un certo grado di protezione anche dopo 10 ore, ma in questi casi occorre prolungare il trattamento.
  • Trattamento sintomatico.
  • Devono essere effettuati dei test epatici all'inizio del trattamento, che saranno ripetuti ogni 24 ore. Nella maggior parte dei casi, le transaminasi epatiche ritornano nella norma in una o due settimane con una piena ripresa della funzionalità epatica. Nei casi molto gravi, tuttavia, può essere necessario il trapianto epatico.


GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO


E' possibile prendere Perfalgan durante la gravidanza e l'allattamento?


Gravidanza

L'esperienza clinica sulla somministrazione endovenosa di paracetamolo è limitata. Tuttavia, i dati epidemiologici sull'uso di dosi terapeutiche orali di paracetamolo non rivelano effetti indesiderati sulla gravidanza o sulla salute del feto/neonato.

Dati prospettici sulle gravidanze esposte al sovradosaggio non hanno mostrato un aumento del rischio di malformazioni.

Non sono stati effettuati, negli animali, studi riproduttivi con la forma endovenosa di paracetamolo. Tuttavia, gli studi con la forma orale non hanno mostrato alcuna malformazione né effetti fetotossici.

Nonostante questo, Perfalgan, deve essere impiegato durante la gravidanza solamente dopo un'attenta valutazione del rapporto beneficio/rischio. In questo caso, la posologia e la durata del trattamento raccomandate devono essere strettamente osservate.

Allattamento

Dopo somministrazione orale, il paracetamolo è escreto nel latte materno in piccole quantità. Non sono stati riportati effetti indesiderati nei bambini in allattamento. Di conseguenza, Perfalgan può essere usato nelle donne che allattano al seno.


GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI


Effetti di Perfalgan sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari


Non pertinente.


PRINCIPIO ATTIVO


1 ml contiene 10 mg di paracetamolo.

Un flaconcino da 50 ml contiene 500 mg di paracetamolo.

Un flaconcino da 100 ml contiene 1000 mg di paracetamolo.

Una sacca da 100 ml contiene 1000 mg di paracetamolo.

Eccipienti: 0,04 mg/ml di sodio

Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.


ECCIPIENTI


Cisteina cloridrato monoidrato

Sodio fosfato dibasico diidrato

Acido cloridrico

Mannitolo

Sodio idrossido

Acqua per preparazioni iniettabili.


SCADENZA E CONSERVAZIONE


Non conservare a temperatura superiore ai 30 °C. Non refrigerare o congelare.

Sacca da 100 ml

Conservare la sacca da 100 ml nel confezionamento esterno di alluminio.

Dopo l'apertura del contenitore esterno in alluminio, il prodotto deve essere usato immediatamente.


NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE


Flaconcini da 50 ml e 100 ml

50 ml e 100 ml in flaconcino di vetro chiaro di tipo II con tappo in bromobutile e capsula di chiusura ad apertura rapida in alluminio/plastica.

Confezione da 12 flaconcini.

Sacca da 100 ml

La sacca da 100 ml è una sacca di plastica multistrato (polipropilene e poliolefina) confezionata in un contenitore di alluminio sigillato.

Confezione da 50 sacche.


PATOLOGIE CORRELATE


Data ultimo aggiornamento: 20/06/2022

Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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