Covid-19: l’impatto su benessere mentale e burnout

19 ottobre 2022
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Covid-19: l’impatto su benessere mentale e burnout



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La pandemia Covid-19 ha avuto un impatto negativo sulla salute mentale degli italiani: gli episodi di burnout sono aumentati del 10% dal 2021 al 2022, sono cresciuti i livelli di stress, soprattutto tra le donne, è peggiorata la qualità del sonno. Ad aggravare le preoccupazioni dei cittadini anche le conseguenze dei cambiamenti climatici sulla salute, a cui si sono aggiunte le criticità finanziare. Resta alta la fiducia nelle figure professionali in materia di salute: tra le più affidabili gli operatori sanitari, personale ospedaliero e assistenziale (60%), i Medici di Medicina Generale (58%) e i farmacisti (51%). Sono alcuni dati che emergono dall'edizione 2022 dello STADA Health Report, un sondaggio promosso dal Gruppo STADA, in collaborazione con InSites Consulting, tra marzo e aprile di quest'anno su un campione di circa 30.000 persone provenienti da 15 Paesi per indagare il punto di vista dei cittadini su temi chiave legati alla salute. I risultati del nostro Paese, relativi a 2.000 intervistati, sono stati resi noti a Milano in occasione di una conferenza stampa.

Cresce il burnout nelle donne


Rispetto al 2021 i livelli di burnout sono aumentati del 10%, passando dal 49% al 59%: a risentirne maggiormente è il sesso femminile, con 7 donne su 10 che dichiarano di aver vissuto un episodio di burnout contro il 48% degli uomini, e la fascia di età più giovane, compresa tra i 18 e i 34 anni (70%), rispetto agli over 55 (49%).

Per oltre la metà degli italiani intervistati (52%) i livelli di stress sono in aumento rispetto all'inizio della pandemia; ancora una volta sono le donne a pagare il prezzo più alto: il 62% si sente maggiormente stressato, contro il 42% degli uomini.

Almeno un italiano su 5 ha subìto conseguenze sociali e psicologiche a causa delle restrizioni imposte da Covid-19 (22%) e perdite o difficoltà finanziarie legate all'emergenza sanitaria (21%).

Tra le principali problematiche riscontrate dagli italiani durante la pandemia, il 36% del campione intervistato si è visto costretto a rimandare o annullare visite mediche per ridurre il rischio di contagio mentre il 25% ha avuto problemi a mantenere uno stile di vita sano, come seguire un'alimentazione bilanciata o fare una regolare attività fisica. In particolare, sono le persone di età compresa tra i 18 e i 34 anni ad aver accusato difficoltà legate all'assistenza sanitaria (75% del campione) e a condurre una vita salutare.

La ricerca ha evidenziato una predisposizione - soprattutto la fascia di età più giovane - a parlare di problematiche legate al proprio benessere mentale, in particolare con psicologi o psichiatri (52% dei casi), con il medico di famiglia o il farmacista di fiducia (49%) o con il partner (35%).

Per apportare benefici alla propria salute psichica, la principale strategia è adottare una dieta sana (56% del campione), una migliore regolarità del sonno (36%), integratori alimentari (35%) e attività fisica cardio (31%) oppure olistica, come yoga e pilates (27%).

L'impatto negativo ha pesato, in particolare, sulla qualità del sonno, soprattutto per il sesso femminile: il 56% delle donne dichiara di riposare bene di contro il 63% degli uomini. Tra le principali cause, la sensazione di ansia (42%), problematiche legate alla routine quotidiana (38%) e di carattere economico (25%).

Tuttavia, non c'è solo la pandemia da Covid-19 a impensierire il campione intervistato: anche le conseguenze dei cambiamenti climatici e il loro potenziale impatto sulla salute - in primis il peggioramento della qualità delle risorse idriche, la maggiore vulnerabilità alle epidemie e nuove malattie emergenti - accrescono la preoccupazione degli italiani.

Prosegue la fiducia nei confronti di operatori sanitari e farmacisti


Infine, dalla ricerca emerge come la maggior parte degli intervistati continui ad avere fiducia delle figure professionali in materia di salute: tra le più affidabili e a riscuotere maggiore stima troviamo gli scienziati (64%), operatori sanitari, personale ospedaliero e assistenziale (60%), i Medici di Medicina Generale (58%) e i farmacisti (51%).

Un dato quest'ultimo confermato anche dai rappresentati dei farmacisti presenti alla conferenza. Roberto Tobia, segretario nazionale di Federfarma ha sottolineato "il ruolo confidenziale che svolge il farmacista. Quando il cittadino entra in farmacia, prima porta d'ingresso nel mondo del benessere e della salute anche a livello psicologico, il farmacista si trova molto spesso a interloquire con i propri pazienti, con gli anziani soprattutto con le donne. In questo scenario va ricordato che con la legge che norma la Farmacia dei servizi si inserisce anche la possibilità della presenza dello psicologo in farmacia". Come farmacisti, ha riportato Carolina Carosio presidente di Fenagifar, "siamo stati e continuiamo a essere il primo punto di ascolto per i cittadini a 360° e di accesso al consiglio sanitario professionale anche per smentire fake news. Rileviamo l'importante impatto sulla qualità del sonno e, soprattutto tra i giovani, una certa leggerezza con cui si accede a psicofarmaci su cui è necessario mantenere una sorveglianza attiva che noi farmacisti facciamo quotidianamente".

Andrea Mandelli, presidente della Fofi, ha sottolineato come il fondo per il bonus psicologo "sia andato esaurito in poco tempo. Questi sono temi da indagare sicuramente con grande forza perché dietro al disagio psicologico delle singole persone c'è il disagio di un paese causato da una crisi che purtroppo non è terminata".

Butti (Eg Stada): cogliere bisogni ed esigenze di salute degli italiani

Lo STADA Health Report dello scorso anno, commenta Salvatore Butti, General Manager & Managing Director di EG STADA Group "aveva fornito una prima fotografia degli effetti a breve termine della pandemia sulla vita degli italiani a un anno dall'inizio dell'emergenza sanitaria, l'edizione 2022 ha approfondito le conseguenze di questo periodo così complesso, evidenziando come Covid-19 abbia inciso moltissimo sul benessere non solo fisico ma anche psicologico delle persone e come la salute mentale sia un bene da custodire con attenzione, tante e notevoli sono le sue ricadute sull'intero organismo. Attraverso lo STADA Health Report abbiamo cercato di cogliere ancora una volta i bisogni e le esigenze di salute degli italiani, a testimonianza del nostro continuo impegno a prenderci cura del benessere della collettività in linea con la purpose che guida l'operato di tutto il Gruppo STADA, 'Caring for People's Health'".


Fonte: Farmacista33





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