Aborti

27 ottobre 2008

Aborti


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24 ottobre 2008

Aborti

Buongiorno Dott. , ho un problema che non riesco a superare, spero che Lei mi potrà aiutare ad uscirci. Ho una famiglia molto religiosa e piena di tabù, quando ho avuto il ciclo (a 13 anni) mia mamma mi ha solo dato un assorbente spiegandomi come si usa ma niente di più. . . Non mi è mai stato spiegato il ciclo mestruale e tantomeno il sesso. A 18 anni ho avuto il mio primo rapporto sessuale, senza protezioni. Abbiamo continuato così. . . con il metodo naturale (coito interrotto o conteggio dei giorni dal ciclo). Purtoppo è successo, sono rimasta incinta. Non ho potuto dirlo ai miei. Lui non mi sosteneva. E ho abortito. Il rapporto con lui è andato degenerando e ci siamo lasciati. Poi mi sono messa con un ragazzo stupendo(che sto ancora). Sa del problema che ho avuto e abbiamo usato sempre il preservativo. Però lui era vergine, e timido. Quando metteva il preservativo spesso si sfilava perchè lui non riusciva a controllare l'erezione. Sono rimasta incinta ancora. Lui mi ha sostenuto, ha detto di tenerlo ma non potevo. . . i miei ancora non lo conoscevano e non so che sarebbe successo. Ho abortito un'altra volta tra il dolore e le lacrime. Non ho più avuto rapporti con penetrazione da quella volta (sono passati 2 anni) e lui è molto comprensivo. Adesso ho 23 anni, conviviamo e vorrei prendere la pillola. Però sto male al pensiero di dover raccontare a qualcuno la mia storia. Non posso dire la parola "aborto" senza scoppiare in lacrime. Vorrei sapere: se vado dal ginecologo per farmi prescrivere la pillola, devo dirgli dei 2 aborti? E quando ci andrò per poter avere un figlio? (spero presto e voluto) E indispensabile questa informazione per il ginecologo? La ringrazio di cuore.

Risposta del 27 ottobre 2008

Risposta a cura di:
Dott. BENEDETTO NOVARESE


Gentile signorina la storia personale ostetrica, specialmente se si va a farsi visitare dal ginecologo per "avere un figlio", deve essere completa potendo le due interruzioni di gravidanza intervenire sulla fertilità della persona. Un altro discorso è se si va dal ginecologo per la contraccezione. In questo caso e più importante dare una giusta anamnesi delle malattie familiari e personali in modo tale che il dottore prescriva gli esami ematochimici necessari. Pure è importante riferire su disturbi mestruali o dolori mestruali (dismenorrea) o dopo i rapporti sessuali (dispareunia) in modo tale che il collega esegua una visita accurata completata dal Paptest e dalla visita senologica. Ogni sei mesi è bene rifare gli esami ematochimici e, in caso di negatività obiettiva, eseguire ogni anno la visita ginecologica completa. L'uso di estroprogestinici come contraccezione ormonale può essere consigliata senza interruzione per un massimo di 5 anni di poi è bene sospendere e utilizzare altri metodi contraccettivi. Un'ultima cosa, signorina, non si colpevolizzi di quanto le è successo; sono cose che capitano e l'Amore di Dio è talmente grande che sicuramente è stata perdonata.

Dott. Benedetto Novarese
Medico Ospedaliero
Specialista attività privata
Specialista in Ginecologia e ostetricia
MESSINA (ME)



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