28 marzo 2012
Algodistrofia e gesso stretto
Tags:
19 marzo 2012
Algodistrofia e gesso stretto
Egr. Dott. volevo esporre il mio problema: il 18 dicembre 2011 ho subìto una caduta pattinando su ghiaccio riportando una frattura scomposta epifisi distale radio e stiloide ulnare. Mi hanno ridotto la frattura con anestesia locale al ps e mi hanno ingessata con un gesso lungo oltre il gomito. Durante il primo mese di gesso ho continuato ad avvertire dolore al braccio, le dita erano molto gonfie e con un colorito tendente al violaceo. Tendo a precisare che ho sempre tenuto il braccio elevato sia durante il giorno che durante la notte (lo incastravo tra dei cuscini). Durante il primo controllo nei poliambulatori, il 28 dicembre ho riferito al medico quanto sopra il quale si è limitato ad aprirmi il gesso ai lati della mano (sul documento rilasciato mi ha scritto che tolleravo bene il gesso e che era tutto nella norma) La situazione non mi era cambiata molto, nel mese successivo accusavo sempre la stessa sensazione. Il 26 gennaio mi hanno tolto il gesso con grande difficoltà, l'infermiera mi riferiva che non riusciva a tagliare le bende in quanto erano troppo strette e avvicinandosi alla frattura sentivo molto male, comunque appena me lo hanno tolto sono svenuta. Dopo aver fatto la radiografia mi hanno rimesso una stecca per 10 giorni (l’ho ritolta il 6 febbraio 2012) ma due giorni dopo sono tornata in sala gessi in quanto le dita erano sempre gonfie. Una volta tolta anche la stecca è iniziato un vero e proprio incubo. Avevo totalmente perso la sensibilità della mano, non sentivo caldo e freddo e anche solo sfiorare la mano mi provocava dolore. Il 7 febbraio ho iniziato fisioterapia ma la stessa fisioterapista mi ha confermato di aver portato un gesso troppo stretto e la terapia di fkt non si riusciva a fare in quanto era subentrata un’algodistrofia che invalidava il trattamento. Mi hanno detto che ne avrò ancora x 6 mesi e a maggio mi ricoverano x una cura con dei bisfosfonati. Potrò dimostrare la correlazione tra gesso stretto e algodistrofia? Grazie mille di cuoreRisposta del 28 marzo 2012
Risposta a cura di:
Dott. PASQUALE PRISCO
Gentile signora,
l'algo Distrofia, o algoneuro Distrofia, può dipendere da un gesso non congruo o tenuto troppo a lungo.
Per la sua patologia, che per verità richiede lunghe cure, deve rivolgersi ad uno specialista in medicina legale che potrà, studiando la cartella clinica ed osservando l'attuale situazione dell'arto e della frattura, darle ogni chiarimento in merito.
Per ulteriori dubbi può riscrivere.
Saluti ed auguri
Dott. Pasquale Prisco
Specialista in Ortopedia e traumatologia
Torre Annunziata (NA)
Ultime risposte di Scheletro e Articolazioni
- Forte dolore ginocchio 80 enne
- Crescita
- Dolore al braccio destro
- Lesione legamento con micro frattura al ginocchio sinisto
- Farmaco generico equivalente del tyomol
- Fibromialgia o altro?
- Edema o lesione da stress.
- Valutazione rm per dolori gambe braccia schiena e formicolii e sensibi
- Rmn ginocchio sinistro urgente diagnosi per dolore acuto
- Dolore polpaccio dopo caduta
...e inoltre su Dica33: