Allergia continua

08 maggio 2006

Allergia continua


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03 maggio 2006

Allergia continua

Vorrei una spiegazione su quell che mi sta succedendo. Sono maschio, ho 20 anni e presento 2 problematiche : una congiuntivite allergica continua e recidiva a livello oculare, che si è presentata 3 anni fa e da allora è proseguita senza soluzione di continuità e purtroppo non è più passata ; una fastidiosa dermatite atopica localizzata al cuoio capelluto. pensa sia possibilie riuscire a individuare gli allergeni, Pensa che ci sia una soluzione al mio problema? Ringrazio anticipatamente,

Risposta del 06 maggio 2006

Risposta a cura di:
Dott. ALBERTO MOSCHINI


Carissimo, la dermatite atopia e la Congiuntivite allergica, sono strettamente collegate, sarebbe interessante sapere quando la dermatite è cominciata, e cosa è successo prima dell'inizio, poi se effettivamente è una dermatite atopica o una Psoriasi. Le posso spiegare come queste patologie autoimmuni iniziano, il meccanismo patogenetico, sul quale deve essere rivolta la azione terapeutica. Infatti se l’azione, non è incisiva, tutto quello che si fa serve a poco.
Cercherò di essere il più semplice possibile, eventualmente, mi faccia domande.
La risposta del sistema immunitario è molto complessa, nei confronti di un agente esterno, antigene. Due sono le risposte, una immediata, pochi minuti, una cellulare alcuni giorni, l’organismo nel frattempo è protetto da quella immediata. Appena l’antigene viene individuato dalle cellule predisposte, che poi in definitiva sono tutte le cellule, viene “processato”, subisce un vero e proprio processo, viene confrontato con il self, se stesso, che si chiama antigene umano linfocitario, HLA. Se per una evenienza, la composizione molecolare dell’antigene, è uguale a quella dell’HLA, in minime parti, sei/sette amminoacidi costituenti le proteine, avviene un errore, chiamato mimetismo molecolare, quando il tutto viene presentato ai linfociti per la produzione di anticorpi, questi le producono sia contro l’antigene, che contro le cellule dell’organismo stesso, inizia la malattia autoimmune, che non è immediata, ma richiede un tempo X, anche anni, che io chiamo fase di latenza prima della malattia conclamata. Quindi infezione primaria, fase di latenza, malattia conclamata. Durante la fase di latenza, anche anni, il sistema immunitario emana sintomi vaghi, aspecifici, strani, mal interpretabili. Cogliere questi sintomi, conoscere gli agenti patogeni che possono scatenare questo mimetismo molecolare, l’HLA, della persona è di importanza fondamentale. Questo è il compito svolto egregiamente dalla ricerca scientifica, si tratta solamente di mettere insieme tutti i pezzettini del mosaico, sparpagliati in migliaia di lavori pubblicati.
La applicazione pratica di tutto questo è ben comprensibile.
Questo è il meccanismo delle malattie autoimmuni, ma un’altro meccanismo interviene per l’allergia, correlato o disgiunto a questo, perchè quell’agente patogeno, che ha prodotto il mimetismo molecolare, può essere lo stesso che mantiene una infiammazione persistente, asintomatica, basti pensare alle tonsilliti, durano decine di anni.
La risposta nei confronti di una infiammazione, avviene tramite i linfociti Th1, quella nei confronti di un allergene, con i linfociti Th2, è una bilancia, una volta Th1, una volta Th2, ben divisa e specifica. Ma la persistenza della infiammazione, sballa questa bilancia, soprattutto per l persistente produzione della interleuchina 4, in favore dei linfociti Th2. Quindi per un meccanismo perverso, ad ogni infiammazione, corrisponde una allergia, non fa l’infiammazione, ma l’allergia. Andare a cercare gli allergeni, le intolleranze, o altre cose si va ad incidere soltanto sui meccanismi finali, non chi ha prodotto l’errore; bisogna cercare quella infezione/infiammazione primaria che ha messo in moto tutto. Per fare questo, occorre tutto un ragionamento particolare, che partendo da una analisi della letteratura internazionale, utilizzando esami strumentali particolari, conduca alla diagnosi causale. Non è lavoro facile, ma dopo attente analisi delle persone avute in esame, ho strutturato una metodica originale, che mi conduce ad individuare l’agente patogeno, da cui si è sviluppato tutto il meccanismo patogenetico.
Gli antistaminici, il cortisone, i farmaci cosiddetti biologici, ma non lo sono affatto, (Tracolimus ed altri), agiscono solo sui meccanismi finali. La medicina sa tutto, ma poi non riesce a mettere i pezzettini del mosaico insieme, ed instaurare una terapia causale.
Con l’aiuto della medicina biologica, sono riuscito ad avere quelle risposte che altrimenti sarebbe stato impossibile, ottenere. Riesco a dare risposte esaurienti in breve tempo, una/due ore, ed instaurare una terapia veramente causale. Il lavoro, come può capire non è facile, ma si arriva sempre a realizzare una condizione fisiologica del sistema immunitario, riportando la persona ad una benessere maggiore.

Dott. Alberto Moschini
Specialista in Medicina alternativa (omeopatia, agopuntura. . . )
MASSA (MS)

Risposta del 08 maggio 2006

Risposta a cura di:
Dott.ssa VALERIA DIMASI


Se non ha ancora eseguito alcun esame, le consiglierei di iniziare con le prove allergologiche dopo aver contattato un bravo allergologo. Saluti.

Dott. Ssa Valeria Dimasi
Medico Ospedaliero
MILANO (MI)



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