Anomalia del pene

01 novembre 2004

Anomalia del pene


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28 ottobre 2004

Anomalia del pene

Ho 31 anni e vorrei il parere di un esperto su un'anomalia del pene. Elenco brevemente i sintomi: ritrazione del pene a riposo, sintomo che tuttavia sembra scomparire durante l'erezione. Lieve deformità della parte sinistra del glande. Gonfiore dello stesso successivo a sfregamento, accompagnato da una certa desensibilizzazione temporanea della parte stessa, sintomi che permangono per alcuni minuti. Non vi è dolore durante l'erezione ma a volte, a pene flaccido, mi pare di poter ravvisare, premendo leggermente, una leggera dolenzia nella stessa parte del pene soggetta a deformità. Sempre quando il pene è flaccido risulta a volte innaturalmente rigido. In sostanza il glande risulta come "schiacciato", allargato rispetto alla norma. Su durata e qualità dell'erezione non ho elementi precisi, non svolgendo io attualmente alcuna attività sessuale. Le erezioni mattutine mi sembrano rare e poco turgide. Quelle indotte da stimoli erotici/autoerotici risultano migliori ma di breve durata, forse anche a causa dell'enorme apprensione che questa situazione mi provoca. Mi sembra di poter ravvisare anche una minima curvatura del pene verso sinistra, caratteristica che potrebbe tuttavia essere stata presente fin dall'inizio, dunque congenita. Non so essere preciso su questo, né sul periodo di insorgenza del problema, comunque superiore all'anno e mezzo. Vorrei sapere se il tessuto spugnoso che si trova nel glande - poiché è qui che sembra essersi verificato il danno - presenta le stesse difficoltà di riparazione di quello albugineo che riveste i corpi cavernosi. In poche parole, vorrei sapere se c'è qualche speranza di riparare il danno oppure se è da considerarsi irreversibile e se il quadro appena descritto può rientrare nella casistica dell'induratio penis. A questo proposito devo sottolineare che non riscontro la presenza di noduli duri al tatto.

Risposta del 01 novembre 2004

Risposta a cura di:
Dott. GIOVANNI BERETTA


Le consiglio di procurarsi delle foto con il pene in erezione in diverse proiezioni. Con queste consulti il suo medico curante che eventualmente potrà consigliarle una ecografia dei corpi spongiosi e cavernosi del pene e/o un successivo controllo andrologico o urologico. Cordiali saluti. Dr. Giovanni Beretta andrologo urologo.

Dott. giovanni beretta
Specialista convenzionato
Specialista attività privata
FIRENZE (FI)



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