Cerco risposta per stomaco

28 gennaio 2009

Cerco risposta per stomaco


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24 gennaio 2009

Cerco risposta per stomaco

Vorrei porre qualche domanda a proposito della mia situazione. Premetto che ho 28 anni e prima del dicembre 2007 non avevo mai avuto episodi di gastroenterite, se non nell’infanzia. Posso dire con certezza di non aver mai avuto nessuno di questi problemi dai 10 ai 26 anni. Ma a partire dal dicembre 2007 ho avuto ben 3 episodi di gastroenterite (o colite addominale, come poi il medico l’ha rietichettata) a distanza di 6 mesi circa l’uno dall’altro, episodi di intensità sempre minore, ma di durata sempre maggiore (il primo 7-10 giorni, il secondo 15-20, il terzo oltre un mese e continua tuttora). Il primo è stato curato con Diosmectal, il secondo con Normix, il terzo prima con Normix, poi con Diosmectal, per non infierire troppo. Tutto sempre abbinato a sali minerali e fermenti lattici. Attualmente prendo Imodium, sali minerali e fermenti lattici, ho dolori addominali non intensi, ma continui, le feci non sono più liquide, ma rimangono molli. Ovviamente, il mio medico ha ritenuto opportuno indagare su questa serie di disturbi anomali che, con pause di vari mesi, vanno però avanti da più di un anno e mi ha dato degli esami da fare. Ho quindi fatto esami del sangue ed esami delle feci (3 campioni, di cui uno su cui fare analisi parassitologica). I risultati dell’esame del sangue sono ottimi (tutti i valori sono inclusi nei parametri di riferimento). Riporto alcuni valori degli esami delle feci, precisando che l’esame parassitologico e la ricerca di sangue occulto hanno dato esito negativo: ANTICORPI ANTI TRANSGLUTAMINASI IgA (met. immunoenzimatico) 48, 8 U/mL (valore di riferimento: <10) ANTICORPI ANTI GLIADINA IgG (met. immunoenzimatico) 6, 1 U/mL (valore di riferimento: <12) ANTICORPI ANTI GLIADINA IgA (met. immunoenzimatico) 18, 4 U/mL (<12) Il mio medico sostiene che io possa avere un’intolleranza temporanea al glutine e che, con una dieta aglutinata portata avanti per un po’ di tempo, la mucosa intestinale possa risanarsi e io possa poi tornare a mangiare tranquillamente tutti i cibi. Mi ha quindi prescritto una visita gastroenterologica, che farò tra una ventina di giorni. Nell’attesa, mi sono un po’ informato e ho letto che, finché non c’è la prova fornita da una biopsia intestinale, non si può essere certi che si tratti di celiachia. Allora mi sono posto alcune domande: 1) Con un valore di anticorpi anti transglutaminasi così alto, c’è davvero una seppur minima possibilità che io non sia celiaco? 2) Se non dovesse essere celiachia, cosa potrebbe essere d’altro? 3) Non esiste proprio una forma di intolleranza al glutine passeggera, per cui davvero si richiede una dieta aglutinata solo per un certo periodo? 4) La celiachia, quando presente, obbliga il soggetto alla dieta aglutinata perenne indipendentemente dalla sua intensità? O al contrario ci sono casi di intolleranza così blanda che non si richiede un’attenzione alimentare tale? So che devo attendere la visita gastroenterologica (e eventuali successivi esami) per poter avere una risposta più certa a queste domande, ma, siccome la questione mi tormenta (e un po’ mi spaventa, viste le limitazioni pesanti che una dieta aglutinata impone, pur con i vari sostituti aglutinati), mi farebbe piacere sapere cosa ne pensa in linea puramente teorica un gastroenterologo. Ringrazio anticipatamente per l’attenzione rivoltami.

Risposta del 28 gennaio 2009

Risposta a cura di:
Dott. MARCO DELLE MONACHE


Gent. Sig. Re,
I risultati dei test di screnning per la Celiachia che Lei ha eseguito sono positivi, il test di conferma sarà la biopsia duodenale con esame istologico che permetterà di confermare e classificare istologicamente la sua Celiachia.
Se tale test di conferma risulterà positivo dovrà seguire una dieta priva di glutine per almeno 6 mesi e quindi ripetere la biopsia per verificare la normalizzazione dei villi intestinali. Se questa sarà avvenuta la diagnosi è certa e dovrà continuare la dieta per tutta la vita. Esistono ormai alimenti senza glutine di ogni tpio, come pure risdtoranti per celiaci per cui seguire tale dieta seppure gravoso è molto più semploce che in passato. Non seguire la dieta comporta una recidiva di malattia ed espone alle complicanze della stessa. Dovrà essere seguito da un dìcentro specialistico riconosciuto dalla Sua regione che le fornirà l'assistenza e le certificazioni previste nel suo caso. Molti auguri ed in caso di necessità mi ricontatti.

Dott. Marco Delle Monache
Medico Ospedaliero
Specialista in Gastroenterologia



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