11 giugno 2006
Cisti coccigea plurirecidiva
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06 giugno 2006
Cisti coccigea plurirecidiva
salve, ormai da 2 anni mi trovo in una situazione davvero assurda. Quella che sembrava una normale cisti coccigea è diventata un incubo. Sono ormai arrivato al traguardo della 5° recidiva; ho già subito 4 interventi a cui sono seguiti tentativi di guarigione normali, "per seconda", mediante zaffatura, ma tutto ciò non è servito a nulla. La ferita non è mai guarita del tutto dopo ogni intervento e dopo 2 mesi di medicazioni rimaneva aperto solo un puntino che di fatto non si chiudeva mai. Dopo alcune settimane la ferita si riaspre e con essa ricompaiono le fuoriuscite di liquido e il conseguente intervento. Chiedo quindi il vostro parere se potrò mai dire fine a questa storia. Grazie in anticipo per la rispostaRisposta del 08 giugno 2006
Risposta a cura di:
Dott. CLAUDIO BERNARDI
Gentile Giovane,
è vero che la cisti sacrococcigea può recidare in qualche caso ma, francamente, che questo avvenga 4 - 5 volte mi sembra eccessivo. Sicuramente il problema non è stato risolto alla radice. Inoltre, anche la tensione dei bordi della ferita può essere causa di recidiva. Io sono un fautore della tecnica chiusa, ovvero nell'asportazione e nella chiusura della ferita (anzichè lasciare che quest'ultima si cicatrizzi da sola con mesi di medicazioni dolorose),
ma senza lasciare il minimo di tensione dei bordi, eventualmente ruotando opportunamente dei lembi.
distinti saluti
Dott. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
Dott. Claudio Bernardi
Specialista attività privata
Specialista in Chirurgia generale
Specialista in Chirurgia plastica ricostruttiva
ROMA (RM)
Risposta del 11 giugno 2006
Risposta a cura di:
Dott. PAOLO BRUSCHELLI
La cisti pilonidale ( o cisti a nido di peli) è caratteristica della regione sacro-coccigea.
Essa può andare incontro a una o più complicanze suppurative e abbastanza facilmente, se non correttamente trattata, recidiva.
Una delle tecniche meno note, ma molto efficace, è quella della crionecrosi ( necrosi da freddo)
L’intervento, che pratico da oltre 30 anni, si svolge in ambulatorio (ovviamente attrezzato, in anestesia locale, e consiste nel portare, con un apparecchio chiamato “criotomo” la regione interessata dalla cisti, a circa -90°C, ovvero a meno 90 gradi centigradi.
La necrosi che interessa il tessuto, a causa della bassa temperatura, guarirà in pochi giorni, e la cicatrizzazione avverrà in circa tre/quattro settimane.
Durante tale periodo è possibile attendere alla propria attività lavorativa !
Il Paziente, effettuato l’intervento, torna immediatamente al suo domicilio, o, se giunge da lontano, sosterà per 48 ore in albergo.
Può immediatamente attendere alla normale vita quotidiana, perché sede dell’intervento e le medicazioni sono assolutamente indolori.
COMUNQUE. . . . RECIDIVE PER COSI' TANTE VOLTE SONO COSE DA STUDIARE BENE PRIMA DI UN QUALSIASI NUOVO INTERVENTO.
AUGURI
Dott. Paolo Bruschelli
Casa di cura convenzionata
Casa di cura privata
Specialista attività privata
Ricercatore
Specialista in Anestesia e rianimazione
Specialista in Chirurgia generale
CIVITANOVA MARCHE (MC)