14 febbraio 2003
Colon
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13 febbraio 2003
Colon
salve, ho 26 anni e deve sapere che sono una persona fondamentalmente, anche se a volte me lo dimentico, ipocondriaca. Ho notato, pur senza pesarmi, di essere dimagrito nell'ultimo mese, non sorrida l'ho notato dai pantaloni, non credo di essere dimagrito di molto, un chilo, un chilo e mezzo, ma devo dire che in questo mese non ho avuto Influenza, ho mangiato regolarmente e non ho fatto attività sportiva, sono stato piuttosto sedentario anzi.In realtà sono dimagrito di qualche chilo negli ultimi sette-otto, penso 4 chili, pur senza aver fatto molto sport e senza aver mangiato meno del solito.
Mi sono preoccupato e dato che avevo avuto una lieve emorroide una decina di giorni fa, e non avevo più da un po' una buona regolarità intestinale, a volte un po' di Stitichezza, a volte delle feci sottili, ho fatto una ricerca in internet sulle malattie del colon retto; ho letto delle cose che mi hanno fatto impaurire.
il pomeriggio stesso ho avvertito i primi dolori all'addome, specie a sinistra, ed ho avuto qualche problema di Stitichezza, da una settimana continuano i problemi, non di Stitichezza ma di dolore all'addome, specie sinistro,
Il mio medico curante l'ha trovato teso, un po' dolente e la diagnosi è stata confermata dal gastroenterologo che attribuisce all' Ansia soprattutto il mio problema.
Ma è possibile che una paura, nel mio caso il terrore di qualcosa di grave, possa scatenare in così breve tempo un problema al colon?
Rispondetemi, malgrado la mia visita non sono per niente tranquillo, che dovrei fare ora?
Risposta del 14 febbraio 2003
Risposta a cura di:
Dott. ANTONIO MARRAFFA
L'informazione medica divulgata è una bella cosa, ma purtroppo a volte si verifica che in persone non adeguatamente preparate(cioè tutti coloro che non sono medici) ad associare i sintomi a eventuali patologie, si verifica quello che lei dice:un senso di paura per ciò che potrebbe essere quel tal sintomo che si accusa. Nel suo caso, mi pare di capire, c'è un problema intestinale su base ansiosa, cosa largamente presente nella popolazione e che con un piccolo supporto sia farmacologico che psicoterapeutico cesserà sicuramente. Un invito:legga in maniera più distaccata le informazioni mediche, sennò si tende a somatizzare e le informazioni diventano controproducenti.
Dott. ANTONIO MARRAFFA
Medicina generale convenz.
Specialista attività privata