Come curare un'infezione abbastanza grave in un paziente con allergie

13 novembre 2006

Come curare un'infezione abbastanza grave in un paziente con allergie


Tags:


10 novembre 2006

Come curare un'infezione abbastanza grave in un paziente con allergie

Mia madre ed io abbiamo riscontrato gravi reazioni allergiche a più faniglie di antibiotici.
All'inizio molti medici non ci credevano poi hanno dovuto ricredersi sulla molteplicità delle allergie.

Ora mia madre ha una grave infezione all'in testino, gli antibiotici che le hanno dato come previsto hanno scatenato una reazione allergica sedata con cortisonici.
Ma ormai sono più di due settimane che mia madre ha la febbre, hanno suggerito un ricovero ospedaliero ma mia madre teme la superficialità dei medici che non sono convinti delle sue allergie e vorrebero provare altri antibiotici.
Mia madre non è una cavia, nessuno dovrebbe esserlo, (nemmeno gli animali!!!!!!!).

NON C'E' UN METODO ALTERNATIVO ALGI ANTIBIOTICI?
NON CI SONO ALTRI SISTEMI?
COSA DOVREI FARE? COME FACCIO A SPIEGARE A GENTE CHE E'CONVINTA DI SAPERE TUTTO DELLA MEDICINA CHE UN ANTIBIOTICO POTREBBE FARLE VENIRE UNO SHOCK E NON C'E' MODO DI PREVEDERLO?
NON SO PIU' CHE FARE.
DATEMI UN CONSIGLIO.
LEI QUAND'ERO PICCOLA E' RIUSCITA A GUARIRMI CERCANDO MEDICINE OMEOPATICHE, HO SUPERATO TUTTE LE INFLUENZE DI STAGIONE, ALCUNE INFEZIONI MINORI GRAZIE AD UNA SOSTANZA A CUI NESSUNO CREDE, IL PROPOLIS, MA CHE TUTT'OGGI, ALLA FACCIA DI CHI SOSTIENE L'EFFETTO PLACEBO, E' LUNICA SOSTANZA CHE MI FACCIA PASSARE LA FEBBRE!!!
ORA IO VORREI FARE QUALCOSA PER LEI, MA NON SO COSA. . .
VI PREGO DATEMI UN CONSIGLIO!!!!!!!
G.

Risposta del 13 novembre 2006

Risposta a cura di:
Dott. ALBERTO MOSCHINI


Bisogna sempre capire cosa succede, perché lei e sua madre, presentate allergie, poi se queste si manifestano nei confronti di sostanze chimiche, che effettivamente creano sintomi collaterali importanti, non ha importanza, il fatto principale è capire perché si verificano manifestazioni allergiche. Bisogna anche capire il motivo per cui la mamma presenta una infezione intestinale e questa persevera nel tempo.
L’alternativa agli antibiotici, esiste, uno di quelli lo ha indicato lei il propoli, che la mamma può assumere benissimo nell’attesa di eseguire una diagnosi approfondita, che può essere eseguita integrando la medicina convenzionale con la medicina biologica. Infatti posso, in tempo reale, eseguire una diagnosi, sfruttando sia il ragionamento della medicina convenzionale, che quello della medicina biologica, agli esami strumentali che eseguo in studio.
Infatti la reazione allergica deriva dalla alterata risposta dei linfociti Th1 e Th2 alla infiammazione cronica attiva persistente, per cui invece di rispondere i linfociti Th1, infiammatori, rispondono i Th2, allergici. Pertanto il problema non è sugli allergeni, ma sulla infiammazione, che nel caso della mamma, si sta ripetendo in continuazione. Inoltre, questa febbre può essere prodotta da virus, su cui gli antibiotici non hanno nessun effetto, per questo, prima si deve porre una diagnosi esatta, poi intraprendere una terapia.
Come vede, l’accuratezza delle indagini deve portare sempre ad una diagnosi, da cui deriva una terapia, ma questa volta, esatta e rivolta alle effettive cause. La medicina biologica ha molti farmaci che agiscono in maniera più selettiva e profonda, rispetto alle sostanze chimiche, su cui hanno effetto moltissime variabili, mentre i farmaci biologici agiscono sul sistema immunitario, il quale è l’unico che ha la capacità di arrivare così lontano.
Sarebbe opportuno anche che indicasse gli esami eseguiti, con i valori rilevati e quelli di riferimento del laboratorio analisi.
Saluti Alberto Moschini

Dott. Alberto Moschini
Specialista in Medicina alternativa (omeopatia, agopuntura. . . )
MASSA (MS)

Risposta del 13 novembre 2006

Risposta a cura di:
Dott. VINCENZO MARTUCCI


Gentile signora, Lei non riferisce nulla sui sintomi "allergici" della mamma a parte i disturbi intestinali e la febbre che possono essere semplicemente il risultato delle alterazioni che la terapia antibiotica ha provocato sulla flora batterica intestinale.
La terapia omeopatica, in considerazione della quantità infinitesimale di sostanza presente nei farmaci (rimedi) omeopatici, potrebbe rappresentare una valida alternativa per curare la mamma con un rischio praticamente inesistente di reazioni allergiche; dunque il suggerimento che le do è di rivolgersi a un valido medico omeopata. Sulla sperimentazione mi permetta di sollevare una timida obiezione: la medicina non può farne a meno! La prego, inoltre, di non ravvisare toni polemici in quello che aggiungo in chiusura, perchè si tratta solo di una semplice constatazione. Se Lei ha una così scarsa fiducia nei Colleghi medici che hanno visitato Sua madre non mi sembra che possa sentirsi più tranquilla rivolgendosi a noi che siamo anche medici e che, oltretutto, non abbiamo neanche la possibilità di visitare sua madre "online". Saluti

Dott. Vincenzo Martucci
Medico Ospedaliero
Specialista in Ematologia
UDINE (UD)

Risposta del 13 novembre 2006

Risposta a cura di:
Dott. TONINO GRASSO


Signorina, non perda la calma. La prima cosa da fare è farsi dire la diagnosi esatta. Non può riferirsi genericamente ad una "grave infezione intestinale"! I medici che hanno in cura sua madre, questa diagnosi l'avranno pur fatta, se hanno tentato una terapia antibiotica nonostante le reazioni allergiche passate e presenti!
Quindi lei già domattina avrà la possibilità di consultare un bravo omeopata e sentire se ha una valida alternativa per sua madre, ed in caso affermativo, potrà decidere se affidargli la sua salute.
Cordiali saluti.

Dott. Tonino Grasso
Medicina Territoriale
MARTANO (LE)



Ultime risposte di Malattie infettive



...e inoltre su Dica33:
Ultimi articoli
Covid-19: l’impatto sulla funzione cognitiva
Malattie infettive
12 aprile 2024
Speciale Coronavirus
Covid-19: l’impatto sulla funzione cognitiva
Gonorrea: in aumento tra i giovani europei
Malattie infettive
28 marzo 2024
Notizie e aggiornamenti
Gonorrea: in aumento tra i giovani europei
Covid-19, la gestione domiciliare del paziente fragile
Malattie infettive
18 marzo 2024
Speciale Coronavirus
Covid-19, la gestione domiciliare del paziente fragile
Seguici su:

Seguici su FacebookSeguici su YoutubeSeguici su Instagram
Farmacista33Doctor33Odontoiatria33Codifa