Come diminuire dropaxin e vatran senza sintomi di rimbalzo

06 febbraio 2017

Come diminuire dropaxin e vatran senza sintomi di rimbalzo


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31 gennaio 2017

Come diminuire dropaxin e vatran senza sintomi di rimbalzo

Buonasera, sono una donna di 32 anni e da circa 4 anni (a causa di forti improvvisi e invalidanti giramenti di testa e inizio di ansia ed attacchi di panico);assumo dropaxin 15/20 gocce (0, 5/1) ml la mattina e 1/2 compressa (1 mg) di vatran 2 mg la sera al momento di dormire. VORREI iniziare a scalare la cura e venerdì 29/01/17 ho assunto 19 gocce la mattina e la solita 1/2 compressa la sera;come sarebbe meglio procedere?avevo pensato 1 goccia in meno ogni settimana, in attesa di un appuntamento col mio neurologo. . .
N. B mi sono sentita sempre abbandonata da più di uno specialista perché quando sto male per via degli effetti collaterali iniziali o da sospensione/diminuzione e provo a chiamare;nonostante i malesseri acuti devo elencare tutta la mia cura, i malesseri che mi hanno portata da loro e quelli che mi hanno indotto a chiamare!!! Dico io: ma è normale?!?!?! Non dovrebbero scrivere tutto in una cartella davanti ad un PC e leggere loro quanto diagnosticato, l'età di chi chiama, durata della cura e quanto necessario?!?! Questo significa pretendere troppo o pretendere l'assurdo? Cioè io ho una crisi di panico, confusione, ansia estrema acatasia e senso d'impazzire e dovrei essere lucida a spiegare senza sbagliare, la cura da loro prescritta?!? Mi sento davvero terrorizzata!e abbandonata.

Risposta del 06 febbraio 2017

Risposta a cura di:
Dott.ssa MARIA TERESA SILVESTRI


Se lei con questa cura sta bene, perchè vuole ridurla? E'come se un diabetico volesse ridurre l'insulina perchè la glicemia è buona.
Per il resto, per quesiti complessi non si telefona, è necessario prendere un appuntamento e parlare di persona.
Mentre un medico sta visitando un paziente, o mentre è in Reparto per l'attività giornaliera, non è attaccato al computer, e in ogni caso non è detto che possa accederere facilmente alle cartelle, che in moltissimi reparti e ambulatori sono oltretutto ancora solo cartacee. Una cosa è poi una cartella di gravidanza o di una persona che soffre di colite, un'altra una cartella per situazioni e terapie complesse come la sua. E'normale quindi che chi le risponde le chieda tutto, cerchi di "fissarsi" su un solo specialista e, anche se è difficile quando si sta male, cerchi di capire che è assolutamente impossibile che un medico ricordi nomi, storia personale, sintomi e terapie di tutti i suopi pazienti. E ripeto, se si sta così male ci si fa vedere, non basta certo una telefonata.

Dott. Ssa maria teresa silvestri
Medicina Territoriale
Specialista in Ginecologia e ostetricia
Asolo (TV)


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