Depressione persistente

09 febbraio 2009

Depressione persistente


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06 febbraio 2009

Depressione persistente

Ho 43 anni e da circa 23 soffro di alcuni problemi psichici (ansia generalizzata, depressione, insonnia). Attualmente seguo una psicoterapia da circa 14 mesi ed assumo 1 cpr di Elopram da 20 mg. al di' e 15 gocce di EN al bisogno. A 20 anni ho avuto degli episodi ansioso-depressivi e sono stato seguito da uno psicoanalista per un periodo di 9 mesi; ho dovuto interrompere la terapia poichè mi sentivo molto peggio e recatomi al CIM dell'ospedale di Padova sono stato ricoverato per alcuni giorni. La terapia consisteva in Ludiomil 50 mg. al di' + Noan + Roipnol. Dimesso ho effettuato una psicoterapia di gruppo presso il medesimo reparto per alcuni mesi e poi mi recavo per controlli ogni 15-30 giorni. Ho avuto periodi in cui stavo bene e periodi di crisi. In questi periodi negativi venivo seguito ambulatorialmente con colloqui e facevo cicli di terapia farmacologica con Mutabon Ansiolitico. Questo periodo è durato circa dai 21 ai 24 anni. A 31 anni ho avuto una ricaduta e recatomi dal medico di base mi ha consigliato una psicoterapia con colloqui settimanali. La psichiatra che mi ha seguito non mi ha inizialmente prescritto farmaci per i primi 10 mesi, successivamente mi ha prescritto Lantanon 30 mg. e Noan. Questa terapia è durata due anni ma non ho avuto miglioramenti sostanziali e duraturi. L'attuale terapia non mi fa sentire comunque molto meglio nonostante la combinazione di farmaci. Lo psicoterapeuta dice che devo avere pazienza. Ho inoltre dei pensieri negativi quale ad esempio il sentirmi un fallito nella vita e in colpa per non avere terminato le scuole superiori. Per quasto motivo nell'adolescenza mi sono chiuso in casa per due anni. Inoltre ho delle paure per la salute dei miei famigliari e dei pensieri ossessivi tipo che ritengomche sia in arrivo, causa Ratzinger una pesante oppressione religiosa che limiti le libertà personali. Ha ragione lo psicoterapeuta nel dire che con un po' di pazienza si risolvono questi problemi o questa malattia perdura da ormai troppo tempo per essere curata con successo. In attesa di una risposta Vi saluto cordialmente

Risposta del 09 febbraio 2009

Risposta a cura di:
Dott. MAURO MILARDI


Se la domanda è riassumibile con una frase tipo "il tempo aiuta", questo mi sembra un modo riduttivo di affrontare la tematica depressiva od altri aspetti della personalità che i possono disturbare. Per quanto attiene al fatto che dopo tanto tempo ormai non si possa far nulla, anche questo è riduttivo ed anche sbagliato. I problemi si possono affrontare con un'adeguata terapia farmacologica e con una psicoterapia, perché è proprio la rigidità di alcuni nostri schemi cognitivi che tende a ripetersi nel corso degli rimettendoci in difficoltà. Personalmente ritengo importante un approccio psicoterapeutico ad indirizzo cognitivo comportamentale.

Dott. Mauro Milardi
Specialista attività privata
Specialista in Anestesia e rianimazione
Specialista in Igiene e medicina preventiva
Specialista in Psicologia
ANCONA (AN)



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