Emicrania, parestesie e stato ansioso (michele b)

31 gennaio 2005

Emicrania, parestesie e stato ansioso (michele b)


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11 gennaio 2005

Emicrania, parestesie e stato ansioso (michele b)

Egregio Dottore, le scrivo per avere un suo parere ed eventuali suggerimenti su come mi devo comportare per un approfondimento del mio stato di salute. Nel mese di aprile su prescrizione medica a seguito di disturbi del sonno ho iniziato ad assumere dei farmaci, quali: (Serquel 25 milligrammi) e Loramet, inizialmente 1 milligrammo e in seguito 2 milligrammi per circa cinque mesi (agosto). Nel mese di giugno ho subito un’operazione al setto nasale con anestesia totale. L’intervento si è svolto senza conseguenze e per un paio di settimane ho assunto i farmaci prescritti nel dopo intervento. Nel mese di Luglio (accusavo già delle emicranie) mi sono recato a Santo Domingo per le vacanze e durante la permanenza d’un tratto ho accusato una forte perdita di sensibilità al cuoio capelluto che nei giorni successivi si è aggiunto uno stato d’animo ansioso. Passando i giorni lo stato di disagio e perdita di sensibilità si è diffusa in generale su tutto il corpo partendo dai patendo. Rientrano dalle vacanze mi sono recato all’ospedale dove mi è stato diagnosticata una parestesia diffusa ma a tuttora non mi è stata consigliata nessuna terapia da seguire se non prescrivendomi un ulteriore farmaco quale (Xanax) per combattere gli stati d’ansia. Io attualmente a causa di questi disagi ho molta difficoltà sul lavoro ed in tute le mie attività quotidiane ed inoltre non riesco a non assumere i farmaci sopraccitati. La ringrazio anticipatamente di tutti i consigli che mi potrà dare e cordialmente la saluto Michele B

Risposta del 14 gennaio 2005

Risposta a cura di:
Dott.ssa MARIA ADELAIDE BALDO


E' un poco difficile, se non impossibile, fare una diagnosi senza visitare il paziente e quindi posso solo comunicarle delle ipotesi. Spesso gli stati ansiosi si manifestano con segnali somatici della natura di quelli che lei descrive, ma ovviamente, per poter avere la certezza che si tratti di questo, dovrebbe essere valutato con attenzione da uno specialista in grado di fare una valutazione sia dei sintomi somatici che dello stato psicologico. Se si trattasse effettivamente della manifestazione di un grave stato di ansietà, sarebbe il caso di pensare ad un sostegno psicoterapeutico. In base alla mia esperienza clinica posso affermare che l'associazione di farmaci appoppriati e di psicoterapia (mirata sul caso) dà ottimi risultati. Le auguro di risolvere quanto prima il suo problema.

Dott. Ssa M. Adelaide Baldo
Specialista attività privata
BRESCIA (BS)

Risposta del 31 gennaio 2005

Risposta a cura di:
Dott.ssa GIULIA MARIA D'AMBROSIO


Si faccia vedere da uno specilaista in neurologia. Potrebbe essere che l'intervento chirurgico abbia lesionato leggermente un nervo sensitivo cutaneo.
Ci tenga informati. Un saluto.

Dott. Ssa Giulia Maria D'Ambrosio
Specialista attività privata
MILANO (MI)



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