Risposta del 14 giugno 2006
Partendo dal concetto che afferma che la patologia emorroidaria è secondaria allo scivolamento verso il basso di una parte del rivestimento del canale anorettale, dobbiamo convenire che bisogna correggere questo scivolamento e non asportare il tessuto emorroidario. Nella patologia emorroidaria di II grado assistiamo ad un prolasso emorroidario, durante la defecazione, che si riduce spontaneamente. La crioterapia ha avuto un suo ruolo in un periodo in cui si era alla ricerca di medoti alternativi per asportare il tessuto emorroidario. Con la crioterapia si ottiene una ustione da freddo e una necrosi del tessuto emorroidario, molto spesso coinvolgendo anche strutture adiacenti come lo sfintere anale e l'anoderma complicandosi con stenosi cicatriziali e Incontinenza. Le linee guida delle più autorevoli societa di coloproctologia non menzionano più tale tecnica tra le più idonee a risolvere la malattia emorroidaria, anche io sono dello stesso parere. Per la ragade anale abbiamo a disposizione più presidi terapeutici, ma bisognerebbe sapere se è una ragade insorta da poco tempo o di vecchia data e conoscere il tono dello sfintere anale, per poter instaurare una terapia con dilatatori e farmaci che agiscono sullo sfintere o intervenire chirurgicamente. Sono a sua disposizione per ulteriori chiarimenti. Saluti dott. Giuseppe D'Oriano.
Dott. Giuseppe D'Oriano
Medico Ospedaliero
Specialista in Chirurgia generale
NAPOLI (NA)