Esofago di barret

24 novembre 2010

Esofago di barret


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20 novembre 2010

Esofago di barret

Gentile Prof. , a mia moglie (62 anni), 6 anni fa è stata diagnosticata una strana forma di Barret (strana perché nell'esofago cervicale, a ca 20 cm dall'arcata dentaria superiore), senza lesioni del III medio ed inferiore, cardias in sede ma incontinente, modico ristagno mucoso gastrico, cavita gastrica regolare, piloro pervio, simmetrico, bulbo e II porzione duodenale indenni da lesioni endoscopicamente visibili. Questo quadro, cristallizzato per 6 anni, si è modificato nell'ultima EGDSCOPIA dove, fermo restando tutto il resto, è sono state rilevate "numerose formazioni polipoidi sessili, di alcuni mm di diametro, a superficie liscia". L'esame istologico ha confermato la natura iperplastica dei polipi, "con "distrofia globoide" (?), ma ha evidenziato anche la positività all'Hp. Già cominciata la cura per l'eradicazione dell'Hp. Le chiedo: questa positività, può aggravare, e in che misura, il quadro generale? come può essere stata contagiata? i polipi (a "distrofia romboide") devono essere eradicati o possono permanere? in quest'ultimo caso, nel tempo come possono evolversi? La ringrazio per quanto vorrà dirmi, anche al di là di quanto, per mia incapacità induttiva, non le ho chiesto. GRAZIE di vero cuore.

Risposta del 24 novembre 2010

Risposta a cura di:
Prof. ALBERTO TITTOBELLO


Da un po' di tempo, in alcuni soggetti costretti a seguire terapie molto lunghe con i PPI, perchè affetti da Barrett, notiamo la comparsa di queste formazioni pseudopolipiodi ( non sono veri polipi, ma dilatazioni cistiche delle ghiandole che producono l'acido cloridrico. Sono formazioni estremamante benigne e non c'è per ora alcuna evidenza che possano trasformarsi in maligne, proprio perchè non sono dei veri polipi. Ogni volta che troviamo queste formazioni durante la gastroscopia, asportiamo quelle più grosse per esaminarle al micriscopio, che ci conferma quanto detto. D'altra parte, bisogna scegliere : il Barrett - se non curato - può essere una situazione precancerosa e quindi è pericoloso sospendrne la terapia. Se per caso un giorno scopriremo che anche quelle formazioni possono essere pericolose ( ma personalmente non lo credo !) rivaluteremo le due situazioni. L'Helicobacter non c'entra, ma è meglio eliminarlo.

Prof. Alberto Tittobello
Casa di cura privata
Universitario
Specialista in Gastroenterologia
Milano (MI)



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