02 giugno 2011
Fibrillazione atriale
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28 maggio 2011
Fibrillazione atriale
Un mese fa mi trovavo in sardegna ed una notte mi sono svegliata con forte tachicardia. Nel pomeriggio sono andata al pronto socc. Dove mi hanno fatto una flebo di almarytm e dopo un'ora mi è passata. Diagnosi. Fibrillazione atriale. Sono molto ansiosa per natura emolto preoccupata. Soffro di reflusso gastroesofageo ed ho un piccolo prolasso mitrale che non mi ha mai dato problemi. Ora ho fatto elettrocard. Ecocardiogramma-da sforzo. Eco addome. Non risulta nulla, ma io sento spesso il battito traballare, faccio fatica a camminare e mi manca il respiro a fare le scale ed ho le caviglie gonfie. Può il reflusso essere la cusa scatenante della fibrillazione atriale?vorrei consigli in merito. Grazie mille per la rispostaRisposta del 02 giugno 2011
Risposta a cura di:
Dott. LEONARDO DI ASCENZO
Gentile Signora, il reflusso gastro-esofageo può essere la causa scatenante la Fibrillazione atriale ma non la causa vera e propria che risiede piuttosto in "cortocircuiti elettrici" interni al cuore.
I sintomi da lei descritti "Non risulta nulla, ma io sento spesso il battito traballare, faccio fatica a camminare e mi manca il respiro a fare le scale ed ho le caviglie gonfie" poco si sposano con un ecocolordoppler cardiaco normale.
Io le consiglierei una terapia beta-bloccante, cominciando da un basso dosaggio ma credo sarebbe opportuno rivalutare la situzione cardiologica complessivamente in una visita.
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Dott. Leonardo Di Ascenzo
Medico Ospedaliero
Specialista in Cardiologia
San Donà di Piave (VE)
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