Frattura acetabolo

05 aprile 2013

Frattura acetabolo


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05 aprile 2013

Frattura acetabolo

Salve, sono una ragazza di vent'anni. Due settimane fa cadendo dalle scale mi sono causata una frattura scomposta all'acetabolo. Sono stata operata con l'immisione di una coroncina di più chiodini fermati da placche. Trovandomi all'estero le comunicazioni non sono state delle più semplici. Mi hanno dato tre mesi di convalescenza con ordine di non piegare l'anca più di 60° e non caricare la gamba più di 15 kg. Non sono dei tempi troppo lunghi? Passate le sei settimane per l'ossificazione completa posso iniziare a camminare con precauzione?

Cordiali Saluti.

Risposta del 05 aprile 2013

Risposta a cura di:
Dott. PASQUALE PRISCO


Gentile paziente,
ignorando la natura dei mezzi di sintesi opterei per la prescrizione del chirurgo operatore, con l'uso dei bastoni canadesi.
Non escludo che, se un esame radiografico, a due mesi dall'intervento, mostra una consolidazione dell'acetabolo, si possa iniziare a caricare.
In attesa la terpia riabilitativa è sempre possibile senza carico e senza flettere l'anca.
Saluti

Dott. Pasquale Prisco
Specialista in Ortopedia e traumatologia
Torre Annunziata (NA)


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