Frattura bacino acetabolo

10 giugno 2012

Frattura bacino acetabolo


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02 giugno 2012

Frattura bacino acetabolo

Salve,  
Giorno 10 maggio sono caduta per strada battendo violentemente il ginocchio e l'anca. Trasportata in ambulanza al pronto soccorso mi sono state fatte delle radiografie da cui non si e' riscontrato nulla. Vista la persistenza del dolore, sette giorni dopo ho ripetuto le radiografie ma il risultato non e' cambiato. Infine a seguito di una visita ortopedica di approfondimento, vista la persistenza del dolore all'anca, mi e' stata fatta fare una tac al bacino, da cui si e' evidenziata una frattura composta dell' emibacino di sinistra estesa dalla regione iuxta articolare sacro- iliaca sino all acetabolo (tetto e fondo), non ematomi. Mi e' stato riferito dall' ortopedico di rimanere immobile a letto quanto piu possibile. Io ho il timore che questa frattura da composta possa divenire scomposta, poiche' a tratti con qualche piccolo micro movimento provo dolore nella zona sopra citata. Mi e' stato detto che non devo caricare la gamba sinistra e mi limito, stando attenta a non scaricare peso con le stampelle, ad andare solo in bagno ove necessario. Quali sono le posizioni corrette da assumere a letto? I micro movimenti possono esser pericolosi per un eventuale scomposizione della frattura benché siano passati venti giorni dalla caduta? Ieri andando in bagno in fase di appoggio alla tavoletta ho sentito una fitta ed un rumorino all' anca e cio mi ha spaventato molto. Grazie in anticipo per le risposte ed i consigli.

Risposta del 09 giugno 2012

Risposta a cura di:
Dott. VINCENZO ROLLO


Non si preoccupi dei minimi movimenti, i rumori sono normali e dovuti anche al liquido che inevitabilmente, per il trauma e l'infiammazione conseguente, si è diffuso nell'anca. Si alzi e carichi solo dal lato sano, poi servirà tra 45 gg rieducazione motoria, eventualmente nuoto e controllo del peso. Auguri a lei.

Dott. Vincenzo Rollo
Medico Ospedaliero
Specialista convenzionato
Specialista attività privata
Specialista in Medicina alternativa (omeopatia, agopuntura. . . )
Specialista in Medicina fisica e riabilitazione
Lecce (LE)
Risposta del 10 giugno 2012

Risposta a cura di:
Dott. PASQUALE PRISCO


Gentile signora, mi scuso per il ritardo nella risposta.

Spero di poterle essere ancora utile.

Se la frattura fosse stata individuata immediatamente, (con una diversa proiezione Rx) per mia esperienza personale avrei ritenuto utile una piccola immobilizzazione.

Esistono infatti degli appositi tutoro anca-coscia che proteggono l'evolversi della frattura.

Dal trentesimo giorno in poi può praticare un nuovo esame radiografico, portando con se le vecchie lastre e muovendosi con grande precauzione e possibilmente in una autovettura che le permetta di rimanere semisdraiata.

Solo a completa consolidazione potrà riprendere, molto gradualmente, la sua normale vita di relazione. Saluti

Dott. Pasquale Prisco
Specialista in Ortopedia e traumatologia
Torre Annunziata (NA)


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