25 febbraio 2016
Gastrite cronica atrofica con metaplasia intestinale e displasia
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23 febbraio 2016
Gastrite cronica atrofica con metaplasia intestinale e displasia
Salve,un anno fa, circa, in seguito ad una tosse stizzosa ho eseguito vari esami tra cui anche una gastroscopia con relative biopsie esofago-cardiali (1), all'antro gastrico (2) e al corpo gastrico(3).
Diagnosi: 1) Mucosa di tipo colonnare cardio-oxintica, con fenomeni iperplastico-rigenerativi, con flogosi modica inattiva e focale metaplasia intestinale (nn si puo escludere esofago di Barrett) con sospetta displasia di basso grado (focolaio marginale in uno dei frammenti). 2) prelievi su ulcera riepitelizzata della mucosa gastrica antrale, con metaplasia intestinale e displasia di basso grado. 3) gastrite cronica atrofica moderata, inattiva, focale in mucosa fundico transizionale con metaplasia intestinale di superficie. Negativo la ricerca dell'Helicobacter Pylori. Controlllo a sei mesi senza terapia.
Ho ripetuto, ai sei mesi la gastro e le relative biopsie:1mucosa giunzionale squamo-cellulare; 2antro gastrico; 3corpo gastrico.
DIAGNOSI: 1) Esofagite peptica con cardite moderata, attiva. Assenti inequivocabili aspetti metaplastici intestinali. 2) Gastrite cronica atrofica moderata, inattiva, in mucosa antrale con ampi focolai di metaplasia intestinalefocalmente sede di displasia di basso grado. 3) frammento di mucosa gastrica oxintica con note angectasiche frammentino superficiale di mucosa oxintica con metaplasia pseudopilorica. Negativo H. P. Controllo a un anno senza terapia. Vorrei capire meglio qsta ultima diagnosi, visto che l'Esofago di Barrett nn risulta nell'ultimo esame, se è più preoccupante e se con "solo" i controlli si può sperare che la situazione non degeneri.
In attesa di un Vostro gentile riscontro in merito, porgo ossequi.
Risposta del 25 febbraio 2016
Risposta a cura di:
Prof. ALBERTO TITTOBELLO
Probabilmente un vero esofago di Barrett non c'è mai stato. Però vi sono, sia una Esofagite da reflusso, sia una Gastrite cronica con lievi note di displasia. Credo che, oltre a controlli periodici, una terapia gastroprotettiva sia consigliabile.
Prof. Alberto Tittobello
Casa di cura privata
Specialista attività privata
Universitario
Specialista in Gastroenterologia
Specialista in Cardiologia
Milano (MI)