14 ottobre 2004
Infezioni da enterococcus
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11 ottobre 2004
Infezioni da enterococcus
Mi chiamo Giuseppina, ho 38 anni. Da quattro mesi sono soggetta a Vaginite e Cistite (senza dolori o febbre, ma positività a tampone vaginale e uricoltura) da Enterococcus faecalis. Dopo il primo antibiogramma ho assunto Ciprofloxacina 500 mg 2 volte a giorno per 5 gg, ma ad un secondo test di laboratorio il germe era ancora presente.Esami ripetuti a distanza di 40 gg danno Ves nella norma (5), fibrinogeno a 440, sideremia a 50. Emocromo sostanzialmente nella norma, ma nella formula i leucociti sono deficitari e i neutrofili sono oltre il 75%. Ho cominciato, da due mesi a questa parte, a soffrire anche di calo ponderale e perdita di appetito.
Durante la visita dal ginecolo mi è stata anche riscontrata ciste ovarica a sx, da tenere sotto controllo. Ho fatto CEA e CA 125, il primo è inferiore a 0, 5 il secondo è 18, 3.
Nel frattempo mi è anche comparsa una insistente e diffusa follicolite su tutta la schiena, con inevitabili ripercussioni di tipo psicologico.
Secondo il ginecoloco stesso e l'internista-oncologo che ho contattato non è nulla di grave, ma a loro parere dovrei evitare di prendere altri antibiotici e. . . tenermi l'enteroccoccus. Anzi, a parere di entrambi l' Ansia relativa a questo disturbo (che è spiacevole, non posso negarlo) viene somatizzata con il calo ponderale e la perdita di appetito. Anche il dermatolo mi ha consigliato di non prendere antibiotici per curare la follicolite (mi aveva prescritto tetraciciline per 30 gg), e di aspettare qualche mese.
Vorrei sapere se devo insistere per altre analisi o effettivamente è meglio attendere qualche tempo per vedere se la situazione migliora. Desta la mia perplessità, comunque, che nell'arco di poche settimana venga colpita da infezioni fastidiose e persistenti di cui non avevo MAI sofferto fino ad oggi.
Grazie per la vostra attenzione
Giuseppina.
Risposta del 14 ottobre 2004
Risposta a cura di:
Dott.ssa ELISABETTA CANITANO
Gentile Giuseppina, in effetti l'enterococco proviene dall'intestino e il fatto che lo si possa trovare in vagina o nella vescica non parla autoamaticamente per una malattia in corso.
Non è giusto invece che lei si tenga i disturbi.
Vi possono essere molti motivi per cui le mucose non sono più a loro agio e diventano sintomatiche.
L' Anemia, ma anche lo stress, un cambio di abitudini alimentari o della giornata con difficoltà a raggiungere i bagni, un cambiamento nel vestirsi, nello stare seduta o in piedi, una difficoltà durante il rapporto sessuale.
Non è facile, senza vedere, ascoltare, e parlare, aiutarla. Spero che le sia venuta qualche idea, se crede mi faccia sapere
Elisabetta Canitano ginecologa ambulatoriale ASL RM D
Dott. Ssa Elisabetta Canitano
Specialista convenzionato
Risposta del 14 ottobre 2004
Risposta a cura di:
Dott. VINCENZO MARTUCCI
Un'infezione persistente con leucociti bassi anzichè alti richiede una valutazione da parte di un immunologo. Ma vedo che Lei ha consultato direttamente altri specialisti (ginecologo, dermatologo) e, oltretutto, non fa menzione del Suo medico di base; se non l'ha già fatto lo consulti. Intanto, comunque, Le anticipo che il germe coinvolto nell'infezione genito-urinaria depone per contaminazione con feci, pertanto sarebbe auspicabile interpellare il Suo medico anche per farsi spiegare quali siano le misure per evitare l'inconveniente della contaminazione dopo l'evacuazione. Inoltre Le chiedo: è stato eseguito un antibiogramma prima di iniziare il trattamento antibiotico? E' questa una tappa che viene spesso omessa e può, invece, risultare molto utile
Dott. vincenzo martucci
Medico Ospedaliero
UDINE (UD)