22 gennaio 2015
Intolleranza al grano?
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21 gennaio 2015
Intolleranza al grano?
Gentile dottore, da anni, periodicamente, mi accade di non potere digerire (pur mangiando moderatamente e poco) e avvertire senso di nausea nonché il bisogno di eruttare, come a liberarmi il petto. E così bevo roba effervescente per poterlo fare o alloro, trascinandomi i sintomi fino a notte. Ritenendo che fosse un accumulo di qualche sostanza intossicante – che non riuscivo ad espellere -, quando lo avvertivo (40-60 giorni in media del verificarsi del fastidio) facevo due punture di Fosforilasi e Plasil e tutto tornava normale. Ora, i tempi si sono accorciati e, peraltro, nonostante le due punture, ho continuato ad avere nausea. Sono intollerante al lattosio ed altri alimenti che, ovviamente, evito. A questo punto, non vorrei che fosse la pasta e il pane. Premetto che mi sono sottoposta alla biopsia per una probabile celiachia, ma è stata negativa. Siccome ho letto che si può essere intolleranti al grano pur non essendo celiaci, le chiedo se è così ed, eventualmente, come sostituire il pane e se la pasta di mais andrebbe bene. Potrebbe essere di origine nervosa? La ringrazioRisposta del 22 gennaio 2015
Risposta a cura di:
Dott.ssa MARIA LETIZIA PRIMO
gentile paziente le intolleranze sono da carico per cui variando gli alimenti la sintomatologia migliora. In generale ridurre latte vaccino e latticini, zuccheri raffinati, lievi e glutine ha sempre effetti positivi. le consiglio anche per la prevenzione delle patologie cardiovascolari farina di grano senatore cappelli, farro piccolo e kamut. Senza glutine grano saraceno quinoa ed amaranto hanno notevoli valori nutrizionali. per almeno tre mesi assuma probiotici ed eventualmente enzimi digestivi visto che con l'età anche loro invecchiano
buona giornata
Dott. Ssa Maria Letizia Primo
Specialista attività privata
Specialista in Medicina legale
Specialista in Psichiatria
Specialista in Scienza dell'alimentazione
Torino (TO)