19 dicembre 2014
Linfoma non hodgkin
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14 dicembre 2014
Linfoma non hodgkin
Buonasera, mia mamma di 85 anni ad aprile 2014 in base ad un dolore all'anca con la radiografia gli viene diagnosticata una frattura composta, dopo un mese fa una tac e la diagnosi è una sospetta osteolisi massiva. Dopo varie peripezie a luglio facciamo una biopsia al Spedali Civili Di Brescia con risultato negativo, il dolore persiste con consiglio dell'ortopedico oncologo il 18 agosto viene ricoverata e dopo la tac con contrasto, la pet e una nuova biopsia le viene diagnosticato un linfoma non hodgkin B a cellule a piccole e media taglia ad elevato indica proliferativo, bcl 2 positivo, Ki 67 90% stadio IV (osso) non viene fatta la chemioterapia ma solo una cura antidolorifica e e un ciclo di enti radioterapie. Il 6 ottobre viene dimessa ma dopo una settimana iniziano le complicazioni disorientamento, discorsi senza senso, sonnolenza, dopo giorni rifiuto di mangiare e bere, feci scure e liquide, arti inferiori molto gonfi. Il 21 ottobre viene ricoverata di nuovo gli diagnosticano anche una forte infezione alle vie urinarie diventa molto aggressiva l medici le somministrandole solo antibiotico e flebo di zuccheri continuando a non mangiare e bere concludendo il 5 novembre e morta.Vorrei sapere se c'era una possibilità di sopravvivenza se la scelta di non fare chemioterapia è stata giusta io ho molti dubbi in proposito.
Spero di essere tata chiara grazie
Patrizia
Risposta del 19 dicembre 2014
Risposta a cura di:
Dott.ssa MARIA LETIZIA PRIMO
gentile paziente dalle notizie raccolte la mamma era molto grave e la chemioterapia avrebbe aggiunto inutili sofferenze senza apportare beneficio. A volte è meglio soprassedere se il costo di una terapia è maggiore pur di un beneficio minimo
buona giornata
Dott. Ssa Maria Letizia Primo
Specialista attività privata
Specialista in Medicina legale
Specialista in Psichiatria
Specialista in Scienza dell'alimentazione
Torino (TO)
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