07 luglio 2008
Mrge ed extrasistole
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04 luglio 2008
Mrge ed extrasistole
Ill. Mo Professore, Le sottopongo un mio problema, nella speranza di poter ottenere La sua pregiatissima attenzione. Ho 46 anni. Nel 2004 sono stato sottoposto a colicistectomia VLS: da quel giorno la mia vita è cambiata DECISAMENTE IN PEGGIO. Già sofferente di MRGE con ernia itale diagnosticata nel gennaio 2001, dal giorno dopo l'intervento chirurgico suddetto, i disturbi legati al reflusso e all'ernia iatale, si sono come d'incanto moltiplicati, CON L'AGGIUNTA DI EXTRA SISTOLE. Ho ripetuto per 6 volte la gastroscopia, la diagnosi è sempre la stessa. sono stato due volte dal cardiologo sottoposto a ECG con prova da sforzo con esito negativo. L'Holter ha comunque evidenziato extrasistole, soprattutto durante le ore notturne e dopo i pasti. Assumo: Lucente da 40 mg, motilium, Riopan Gel, Ursobil, oltre ad una dieta alimentare accurata. I fenomeni si manifestano ciclicamente. In quest ultime tre settimane però le Extrasistole sono molto più frequenti, tanto che il cardiologo mi ha prescritto sotalex 80mg un quarto ogni 12 ore e la cardioaspirina dopo pranzo, pur avendo escluso, dopo ECG da sforzo, cardiopatie. Le chiedo gentilmente se a seguito della colicistectomia sia avvenuta una modifica del mio stomaco tale da incidere sulla frequenza cardiaca, si siano prodotte aderenze o altre sistuazioni. Cosa devo fare. aggiungo che le extrasistole si presentano anche quando faccio pressione sulla parte sinistra in alto dello stomaco o quando sono seduto. Inoltre erano diversi mesi che non avvertivo alcun fastidio. La prego di darmi un aiuto. Distinti Saluti. G. F.Risposta del 07 luglio 2008
Risposta a cura di:
Prof. ALBERTO TITTOBELLO
Penso che lei sia solo un po' sfortunato. Non vi è alcun motivo scientifico per collegare il peggioramento dei sintomi all'intervento chirurgico. La presenza delle extrasistoli fa parte dei sintomi della malattia da reflusso. E' inutile ripetere tante gastroscopie. Deve insistere con la terapia già in atto, eventualmente raddoppiando la dose per 1 mese, e, nel frattempo, bene ha fatto il cardiologo ad aggiungere l'altro farmaco per eliminare il disturbo.
Prof. Alberto Tittobello
Casa di cura privata
Universitario
Specialista in Cardiologia
Specialista in Gastroenterologia
MILANO (MI)