09 luglio 2013
Nausea e dolori allo stomaco
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29 giugno 2013
Nausea e dolori allo stomaco
Salve, sono una donna di 40 anni che dall'anno scorso comincio ad avere nauesa sporadica, e non quotidiana. A Gennaio compaiono anche i dolori allo stomaco, che si sommano alla nausea. Mi sono rivolta ad una gastroenterologa la quale mi fa fare una gastroscopia dalla quale emerge esofagite distale fibrinosa, cardias incontinente e presenza di bile nello stomaco con mucosa diffusamente iperemica edematosa. La diagnosi era gastropatia diffusa da reflusso biliare duodenogastrico. La biopsia a livello dell'antro mostra angiectasie edema e flogosi linfomonocitaria della lamina propriaLa dottoressa mi mette in cura con inibitori di pompa protonica a dosi piene e ciclo di 3 mesi con procinetici (peidon 2 mesi e 1 mese levopraid)Assumo gli inibitori fino adesso (giugno)Malgrado questa cura continuo a stare male, e in più ho epigastralgie a distanza dei pasti 2 o 3 ore e a digiuno a volte anche mangiando. Non capisco i dolori epigastrici soprattuto a digiuno. Inoltre sono calata di peso, non potendo mangiare come prima. E mi sveglio di notte con dolore epigastrico. La dottoressa mi ha dato un antispastico ma senza risultato. Mi sono rivolta ad un chirurgo il quale mi ha detto che gli ipp non servono a nulla e la nausea la fa la bile, mi ha consigliato gaviscon ma senza risultato. Ho tolto la colecisti 2 anni fa. Il chirurgo vuole farmi una angio rmn per studiare angolo aorto mesenterico. Perché di questo esame. Sono portatrice di impianto cocleare, e probablimente non posso effettuare rmn. Esiste un esame alternativo a questo?. Inoltre quale sarebbe una terapia piu efficace? ho nausea sopratttuto la mattina a volte con vomito e nauesa post prandiale. Ho alti e bassi. Ma non avendo più la colecisti avrò per sempre il problema del reflusso?nessuno mi ha spiegato. Sono disperata non ce la faccio a stare con queste epigastralgie che mi disturbano il sonno. Cosa posso fare? La ringrazio.Risposta del 09 luglio 2013
Risposta a cura di:
Prof. ALBERTO TITTOBELLO
Il chirurgo pensa che la nausea e il dolore non siano correlati. Vorrebbe esaminare l'angolo aorto-mesenterico per escludere che i dolori provengano da quella che viene chiamata " sindrome del compasso ". Solo il radiologo può dirle se il materiale di cui è composta la protesi non permette di eseguire la risonanza magentica. L'alternativa è l'angio-TAC. . Il reflusso di bile non dipende dalla mancanza della colecisti, ma da turbe della motilità ( la peristalsi ) gastro-duodenale. Quindi non può che proseguire la terapia con i procinetici, come la levosulpiride e gastroprotettori.
Prof. Alberto Tittobello
Casa di cura privata
Specialista attività privata
Universitario
Specialista in Gastroenterologia
Milano (MI)