Neurinoma ed emorragia cerebrale

21 aprile 2010

Neurinoma ed emorragia cerebrale


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17 aprile 2010

Neurinoma ed emorragia cerebrale

Buongiorno,
mia mamma il 6 luglio scorso è stata operata per l'asportazione di un neurinoma dell'VIII nervo cranico molto grosso (più di 3 cm) e con compressioni e aderenze al tronco encefalico.
L'operazione è andata bene e il giorno seguente mia mamma è stata estubata.
Nella notte però il quadro clinico è peggiorata e una tac d'urgenza ha evidenziato un'emorragia in sede di intervento che ha portato ad uno stato di coma.
E' stata operata nuovamente per evacuare l'ematoma e una terza volta per decompressione della fossa cranica a seguito a causa del rigonfiamento cerebellare.
Dopo 2 settimane è uscita dallo stato di coma e si è assistito ad un progressivo miglioramento del quadro clinico-neurologico. Dopo 2 mesi è stata quindi dimessa dall'ospedale e trasferita in un centro di riabilitazione per continuare con fisioterapia e logopedia.
A dicembre è stata dimessa anche da questo centro ed è tornata a casa dove ora vive con l'assistenza di una badante.
Il recupero fino a questo punto è stato valutato ottimo e solo 2 ambiti rimangono un pò problematici.
Il recupero dell'equilibrio nella deambulazione non è ancora completo (anche se adesso a differenza di due mesi fa riesce a compiere brevi tratti da sola); rimane tuttavia insicurezza e qualche problema soprattutto nei cambi di direzione durante i quali dice di provare senso di vertigine e giramento di testa.
Secondo punto è un disturbo alla lingua e alla zona della mascella dove lamenta un forte formicolio (simile a quello che si prova con l'anestesia del dentista) e una sensazione come di "nervo che tira".
Volevo chiedere se per questi due disturbi esistono ancora margini di miglioramento (sono passati meno di nove mesi dall'operazione) e se può essere opportuno una visita specialistica o una terapia mirata.
Ringraziando fin da ora, porgo cordiali saluti.
Simona

Risposta del 21 aprile 2010

Risposta a cura di:
Dott.ssa MILENA DE MARINIS


La situazione richiede tempo e pazienza.
Per i "disturbi" a cui fa riferimento nella parte finale del messaggio potrebbe essere utile una visita neurologica.

Dott. Ssa Milena De Marinis
Universitario
Specialista in Neurologia
Roma (RM)



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