Persistenza micoplasma pneumoniae e coxiella

05 marzo 2013

Persistenza micoplasma pneumoniae e coxiella


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04 marzo 2013

Persistenza micoplasma pneumoniae e coxiella

Sono una ragazza di 28 anni e circa 4 mesi fa ho cominciato a stare male, febbre e qualche problema respiratorio (sibilo e sensazione di soffocamento ), il mio otorino mi ha prescitto allora degli esami dai quali è risultata la presenza del micoplasma pneumoniae.
dopo una cura con klacid antibiotico, data la presenza dei sintomi e la febbricola sono tornata dal mio otorino che affermava che ero guarita. Non soddisfatta della diagnosi, dato il continuo malessere mi sono rivolta ad un infettivologo che mi ha prescritto altri esami. Da questi è risultata anke la coxiella burnetii e dalla radiografia toracica invece tutto normale. ho fatto un'ulteriore cura antibiotica con rifadin+levoxacin, ma i sintomi sono rimasti, tonata dal mio medico mi prescrive allora 7 gg di veclam per essere sicuri di aver sconfitto l'infezione e altri esami che ho ritirato oggi. tuttora presenti entrambi i batteri, temperatura 37. 3 e sibilo respiratorio, cosa posso fare?

Risposta del 05 marzo 2013

Risposta a cura di:
Dott. MASSIMILIANO MANZOTTI


La positività sierologica (anticorpale) della ricerca di Mycoplasma pneumoniae e Coxiella burnetii non ha un significato assoluto, ma va valutato il movimento degli anticorpi tra il primo esame e il controllo. Perciò sarebbe necessario valutare l'esame distinguendo le Ig G (infezione pregressa) e le Ig M (infezione recente ). Tuttavia ritengo che le terapie antibiotiche dovrebbero aver risolto il problema, tra l'altro la negatività dell'esame radiologico è un dato molto positivo, anche se non esclude infezioni in altre sedi. Le consiglio di sottoporre il suo caso con tutti gli esami che andrebbero completati con gli indici di infiammazione e procalcitonina a un infettivologo ospedaliero esperto.

Dott. MASSIMILIANO MANZOTTI
Specialista attività privata
Specialista in Malattie apparato respiratorio
Specialista in Cardiologia
Reggio nell'Emilia (RE)
Risposta del 05 marzo 2013

Risposta a cura di:
Dott. CARLO GIACCONE


Devi modificare radicalmente il tipo di cura. Avendo già effettuato diverse terapie antibiotiche specifiche, devi rivolgerti ad un Medico esperto in EAV Omotossicologia che può risolverti il problema in modo definitivo e rapido. In alternativa chiedi consigli ad un Omeopata.

Dott. Carlo Giaccone
Medicina generale convenz.
Roma (RM)


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