20 febbraio 2005
Pre eclampsia e ischemia cerebrale
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20 febbraio 2005
Pre eclampsia e ischemia cerebrale
La mia non è una domanda quanto una richiesta per sensibilizzare maggiormente donne e medici su un problema della gravidanza molto spesso sottovalutato: la pre eclampsia. Alla fine dell'ottavo mese della mia ultima gravidanza (ho 42 anni) la mia pressione ha cominciato improvvisamente ad alzarsi, dopo qualche giorno in cui soffrivo di male allo stomaco e le mie urine erano diminuite notevolmente. Il mio ginecologo non mi aveva messo al corrente di questo rischio, per fortuna io avevo letto qualcosa, ne avevo vagamente sentito parlare e quando ho visto la mia pressione raggiungere il valore di 170 sono corsa all'ospedale dove mi hanno fatto un cesareo d'urgenza: la mia bimba era fortemente sottopeso, la placenta era già compromessa, ma fortunatamente tutto è andato bene. La mia pressione ci ha messo 15 giorni a normalizzarsi e pensavo che tutto fosse finito lì. Dopo 6 mesi dal parto, invece, altra tragedia: vengo colta da ischemia cerebrale, apparentemente inspiegabile, i valori del sangue sono perfetti, non bevo non fumo. Ad accertamenti più approfonditi risulta che nella parete interatriale del mio cuore c'è un piccolo foro: da qui intervento cardiaco per l'inserimento di una protesi per chiudere il buco. Dall'articolo del prof Arisi sulla preeclampsia deduco che questi eventi siano abbastanza connessi tra di loro: il buco nel cuore può essere un'anomalia genetica o un peggioramento di un'anomalia genetica dovuta alla pressione alta di fine gravidanza insieme alle ripercussioni cardiocircolatorie di cui Arisi parla. . . . Cosa mi devo aspettare ancora? Si dice che la pre eclampsia può causare anche danni renali: quali controlli mi consiglia di fare ancora? Sono veramente amareggiata poichè nessuno mi ha messo in guardia delle ripercussioni che avrei potuto avere, eppure ho chiesto se dovevo fare dei controlli particolari. . . . magari avrei potuto prevenire qualcosa.La domanda è in attesa di risposta.