Protrusione discale

23 settembre 2014

Protrusione discale


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09 settembre 2014

Protrusione discale

Gentile Dott. , da tempo soffro per un persistente mal di schiena,
localizzato
tra le ultime vertebre lombari e la prima sacrale. Nel 2005 feci una RMN il

cui referto è stato il seguente: "L'esame è stato eseguito mediante sequenze

sagittali T1 e T2 pesate ed assiali in T2 in corrispondenza degli spazi
intersomatici compresi tra L3 ed S1. Non si documentano alterazioni di
intensità di segnale a carico dei dischi intervertebrali compresi tra L3-L4
ed
L4-L5. Il disco intervertebrale compreso tra L5 ed S1 appare assottigliato
ed
ipointenso nelle sequenze T2 pesate per disidratazione del nucleo polposo.
E'
inoltre presente piccola ernia intraligamentosa mediana senza impronta sul
sacco durale o all'emergenza delle radici nervose. Normale ampiezza del
canale
spinale. " Nel 2008 feci una seconda RMN il cui referto è stato il seguente:
“L’
indagine RM del rachide lombare è stata condotta con scansioni secondo un
piano
sagittale ed assiale SE pesate in T1 e scansioni sagittali FSE dipendenti
dal
T2. Non si apprezzano alterazioni della morfologia e del segnale dei corpi
vertebrali del tratto lombare. Lo spazio intersomatico L5-S1 è ridotto in
altezza; il corrispondente disco intervertebrale è ipointenso nelle sequenze
in
T2 in relazione a fenomeni di tipo degenerativo-disidradativo e presenta in
sede mediana nel canale spinale, contenuta protrusione. Regolare la
conformazione ed il profilo posteriore dei restanti dischi intervertebrali
del
tratto lombare. Il canale spinale è ampio. Conclusioni: protrusione discale
mediana contenuta L5-S1. ” Il mal di schiena è lieve ma continuo, si
accentua
in caso di sforzo, prolungata permanenza in posizione supina ed eretta
statica,
attività fisica anche leggera. Particolarmente gravoso e doloroso è il
blocco
della schiena al mattino quando si passa dalla posizione supina a quella
eretta
ed in ogni occasione dalla posizione inginocchiata o piegata sulle
ginocchia,
sempre alla posizione eretta. In questi casi il blocco si esaurisce dopo
alcuni
minuti, con un ritorno alla posizione eretta molto graduale; il dolore
inizialmente intenso diminuisce solo molto dopo, ma come detto non si
esaurisce. Ultimamente ho notato, anche se molto raramente, un
interessamento
del gluteo e della gamba destri. Nei casi di dolore intenso assumo bustine
di
Voltfast che attenuano il dolore. Mi sono state proposte due soluzioni ed
esattamente: infiltrazioni di cortisone e antidolorifici direttamente nel
disco
interessato oppure l’applicazione di diastasatori. Soluzioni che non mi
hanno
convinto. Una persona amica mi ha prospettato la soluzione dell’ozono
terapia,
cui si è sottoposta con successo, per problemi alla schiena ed alle
ginocchia.
Dato il molto tempo trascorso ritengo sia necessaria una nuova RMN, pur
tuttavia, sulla base dei dati fornitiGli, desidero chiederLe una
valutazione
della situazione ed i suggerimenti che Ella vorrà indicarmi. Tra gli altri,
la
segnalazione di un ozono terapeuta nella mia città di residenza.
La ringrazio per l'attenzione e, nell'attesa, Le porgo cordiali saluti.

Risposta del 23 settembre 2014

Risposta a cura di:
Dott. PASQUALE PRISCO


Gentile paziente,
di solito non azzardo diagnosi su referti di esami trascritti dall'interessato.
Nel suo caso, facendo un eccezione, in base alla sua descrizione posso dirle che il dolore non ha origine dall'apparato scheletrico del rachide, madai muscoli.
Esercita un lavoro che possa stimolare la muscolatura, o pratica qualche sport che sollecita i muscoli lombari?
Mi dia qualche indicazione e potrò esserle di aiuto.
Saluti.


Dott. Pasquale Prisco
Medico Ospedaliero
Specialista convenzionato
Specialista in Ortopedia e traumatologia
Torre Annunziata (NA)


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