Pubalgia?

28 maggio 2006

Pubalgia?


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24 maggio 2006

Pubalgia?

Premesso che guido quotidianamente lo scooter e che da un paio di anni ho smesso di fare sport, dalla fine di luglio dello scorso anno ho cominciato ad accusare dei forti dolori (muscolari, osteo-articolari e viscerali) che provenivano dal pube, dall’inguine e spesso anche dagli adduttori interni delle cosce e che si accentuavano in concomitanza con i frequenti disturbi intestinali (diarrea persistente, gonfiori e dolori addominali) di cui ho sofferto da luglio a dicembre dello scorso anno. In particolare, sentivo intenso dolore ad ogni movimento (soprattutto laterale) delle gambe e durante ogni lieve sforzo fisico (salendo in bicicletta o sullo scooter, sollevando e trasportando le buste della spesa od altri piccoli pesi, avendo rapporti sessuali, cambiando posizione nel letto, sedendomi a terra sul pavimento) ed avvertivo, a volte, anche un senso di pesantezza a livello della radice del pene e della vescica. Nello stesso periodo, oltre ad essersi acuito l’indolenzimento e l’irrigidimento del tratto lombosacrale della colonna che avverto da vari anni, una delle prime vertebre lombari è divenuta improvvisamente non solo sporgente, ma anche dolente quando appoggio la schiena su superfici rigide o quando devo incurvarmi in avanti per lavarmi il viso o per compiere altre azioni abituali (soprattutto di prima mattina o dopo essere stato fermo in piedi per lungo tempo). Nel precisare che l’urologo, l’ortopedico ed il gastroenterologo hanno escluso l’esistenza di eventuali ernie inguinali, sfinteriche, scrotali o discali e che la gastroscopia e la colonscopia da poco eseguite hanno evidenziato soltanto reflusso biliare, iperplasia delle ghiandole del Brunner e “colon irritabile”, è il caso di evidenziare che gli ultimi esami effettuati hanno dato i seguenti risultati: RX COLONNA DORSALE E LOMBO-SACRALE Segni di spondilosi con iniziale osteofitosi somatomarginale anteriore della colonna lombare. Spazi intersomatici di ampiezza nei limiti della norma. Rotoscoliosi destro convessa del tratto lombare della colonna. RX BACINO Non sono evidenti significative alterazioni ossee. Spazi articolari coxo femorali bilateralmente conservati in ampiezza. RM LOMBO-SACRALE (senza contrasto) Riduzione della fisiologica lordosi con verticalizzazione del tratto. Alterazioni di segnale di tipo degenerativo a carico dei dischi intersomatici. Diffuse alterazioni artrosiche interapofisarie. Iniziale protrusione posteriore mediana L1-L2 e L4-L5. Protrusione discale posteriore mediana-paramediana bilaterale L5-S1 con impronta sulla superficie anteriore del sacco durale e riduzione dei corrispettivi spazi foraminali. Alterazione do segnale di tipo degenerativo-reattivo a carico delle contrapposte limitanti vertebrali. Valutazione clinica dei reperti descritti ed eventuale integrazione con EMG. Nel soggiungere che, da ultimo, il neurologo mi ha prescritto anche l’effettuazione dell’EMG agli arti inferiori (suggerendomi di tornare dall’ortopedico), devo ulteriormente precisare che i dolori al pube, pur essendosi recentemente attenuati (così come i disturbi intestinali), continuano ancora a manifestarsi non appena compio dei piccoli sforzi fisici (corsa leggera, sollevamento e trasporto di pesi non eccessivi, brevi passeggiate in bicicletta) o mi siedo semplicemente per terra anziché su una sedia. In tale considerazione e tenuto anche conto del persistere dell’irrigidimento ed indolenzimento del tratto lombosacrale della colonna, nonché del dolore localizzato all’altezza della prima o seconda vertebra del tratto lombare, la pregherei di fornirmi il suo parere al riguardo e di indicarmi a quale centro specialistico di Roma potrei rivolgermi per conoscere in modo approfondito la natura dei miei problemi e per tentare risolverli rapidamente e definitivamente.

Risposta del 28 maggio 2006

Risposta a cura di:
Dott. ALBERTO MOSCHINI



“frequenti disturbi intestinali ( Diarrea persistente, gonfiori e dolori addominali) di cui ho sofferto da luglio a dicembre dello scorso anno.
anche un senso di pesantezza a livello della radice del pene e della vescica.
Diarrea persistente, gonfiori e dolori addominali
reflusso biliare, iperplasia delle ghiandole del Brunner e “colon irritabile”,
i dolori al pube, ), continuano ancora a manifestarsi non appena compio dei piccoli sforzi fisici o mi siedo semplicemente per terra. ”
Dalla sua anamnesi due dati mi sembrano importanti, colon “irritabile”, lo chiamerei irritato da. . . . Con “ Diarrea persistente, gonfiori e dolori addominali”, pesantezza alla radice del pene e della vescica. Giustamente, importanza è stata data alla colonna, soprattutto a quella vertebra “una delle prime vertebre lombari è divenuta improvvisamente. . . . ”; ma non è stata considerato “pesantezza a livello della radice del pene e della vescica”, quindi una indagine accurata della prostata, vescica, mi sembra opportuna. Ma anche l’intestino ha la sua importanza, purtroppo, con la definizione di colon irritabile, il colon è irritabile, quindi irritabile, per questo ci si ferma nell’indagine più approfondita, basta dire è irritabile, la colpa è spostata su quel povero colon che indipendente da tutto, poverino si irrita, ma perchè si irrita, questo è il problema, non è assolutamente lo stress, ma vanno cercate sostanze che lo possono irritare, quindi è irritato da qualcosa. Poi viene la Diarrea, i dolori e i gonfiori. Ma anche il reflusso biliare ha la sua importanza, nel duodeno si evidenzia un Ph alcalino, nello stomaco un Ph acido, ha mai provato lei a unire una base con un acido?, fa fumo, gas, quindi gonfiore. Poi come mai si verifica il reflusso dal duodeno nello stomaco?. Con il principio che si deve sempre indagare il motivo per cui si verifica un sintomo, deve esserci una spiegazione fisiopatologica.
Come vede, l’indagine a questo punto, viene spostata verso zone più realistiche, che hanno una notevole importanza, per la probabile infiammazione subclinica presente in queste zone. Infatti per questo, ho la possibilità di effettuare esami strumentali, che mi indicano le zone con presenza di infiammazione persistente, asintomatica, quindi la possibilità di raggiungere una diagnosi più accurata.
L’applicazione pratica è evidente indagare effettivamente dove l’infiammazione è presente, applicare una terapia adeguata.

Dott. Alberto Moschini
Specialista in Medicina alternativa (omeopatia, agopuntura. . . )
MASSA (MS)



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