03 ottobre 2012
Relazione tra fumo e disturbi intestinali
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29 settembre 2012
Relazione tra fumo e disturbi intestinali
Buongiorno Dottore,mio marito forte fumatore ha deciso di smettere ma, dopo alcuni mesi ha iniziato ad avere serissimi problemi intestinali diagnosticati, in seguito a colonscopia, come colon irritabile.
Ha assunto diversi farmaci tra cui il cortisone per rimediare a perdite di sangue ma, la situazione nn è migliorata quando ha terminato la cura. Nel frattempo è subentrato il diabete mellito con punte di glicemia fino a 290 a detta dei medici causato dall'assunzione di cortisone.
Due anni fa ha ripreso a fumare 2 pacchetti al giorno e da allora i problemi intestinali sono finiti.
Quindi che relazione può esserci tra il fumo e la guarigione? Considerando i danni del fumo e l'intenzione di smettere di fumare ma con la paura di ritrovarsi con i gravi problemi intestinali mi chiedo qual'è il male minore x risolvere la situazione?
In attesa gentile riscontro, cordiali saluti
Elena
Risposta del 03 ottobre 2012
Risposta a cura di:
Prof. ALBERTO TITTOBELLO
Quando un forte fumatore smette di fumare, è possibile che compaiano dei disturbi di natura psicosomatica, soprattutto se uno ne era predisposto. In fondo, viene a mancare un elemento di piacere. Non mi ha detto il motivo per cui ha dovuto assumere cortisone. Per un sanguinamento ? Dove ? Intestinale ? Il consiglio è quello di riprovare a smettere di fumare, eventualmente a dosi progressivamente decrescenti e non di colpo. Molte persone riescono con le sigarette elettroniche, in cui si possono mettere dosi progressivamente decrescenti di nicotina. Inoltre, di solito, i disturbi da colon irritabile possono essere contenuti con farmaci antispastici, anti-meteorici, probiotici, ecc.
Prof. Alberto Tittobello
Casa di cura privata
Specialista attività privata
Universitario
Specialista in Gastroenterologia
Milano (MI)