Ricerca per l'università

14 novembre 2004

Ricerca per l'università


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09 novembre 2004

Ricerca per l'università

Buongiorno sono al primo anno di medicina all'università di Siena e, dal momento che ci hanno assegnato una ricerca su una particolare situazione che prevede un intervento immediato del medico, volevo porgervi alcune domande -perchè l'assunzione di droghe pesanti causa sudorazione e l'individuo comincia a barcollare? -cosa deve fare il medico al pronto soccorso nel caso in cui arrivi un ragazzo che abbia assunto ingenti quantità di droga? -il medico è tenuto ad avvertire i parenti anche in caso di maggiore età? -quali possono essere gli eventuali danni che un eccessiva assunzione di droghe comporta? vi ringrazio anticipatamente Giorgio

Risposta del 14 novembre 2004

Risposta a cura di:
Dott. VINCENZO MARTUCCI


Giovane Collega, aderisco volentieri alla tua richiesta, ma le mie saranno informazioni frutto di reminiscenze universitarie, per cui mi auguro che per dettagli più aggiornati si facciano vivi al più presto i Colleghi neurologi o psichiatri. Premesso che non si può fare un discorso complessivo sugli effetti delle droghe visto che ogni singola sostanza ha i suoi effetti peculiari, diciamo che ove si manifestino i sintomi di cui fai cenno vuol dire che la sostanza in gioco ha influito sul sistema nervoso autonomo (simpatico) determinando la sudorazione e, in generale, sul SNC, ad esempio a livello vestibolare o cerebellare determinando gli effetti negativi sull'equilibrio. L'intervento in pronto soccorso sarà differenziato a seconda delle condizioni in cui si troverà il paziente e della sostanza che si presuppone (o, meglio ancora, si accerta) che abbia assunto utilizzando degli antagonisti specifici. Considerata la legge sulla privacy servirebbe un medico legale per sentirsi tranquilli su chi avvertire nel caso che prospetti. A naso troverei evidente che il medico che abbia ragionevoli motivi di temere un rischio per l'incolumità dell'interessato e/o di terzi debba avvisare la pubblica autorità (non i parenti, comunque!). Sui danni tieni presente che le sostanze stupefacenti agiscono con meccanismo recettoriale. Le sostanze stupefacenti si sostituiscono ai normali mediatori chimici determinando i loro effetti sul SNC (stato di benessere, euforia, ecc. ) ma si viene a creare un nuovo assetto che comporta squilibri neuro-vegetativi con ripercussioni negative sulla sfera sessuale, sull'aggressività, anche sulla suscettibilità alle patologie a causa dell'immuno Depressione provocata da queste sostanze. Sono anche possibili insorgenza di Depressione fino al suicidio. Inoltre i riti in uso fra i tossicodipendenti per via iniettiva, come l'impiego in comune di un unica siringa, espongono fortemente a malattie come le epatiti e l'AIDS. Spero di esserti stato d'aiuto e in bocca al lupo!

Dott. Vincenzo Martucci
Medico Ospedaliero
UDINE (UD)



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