Richiesta consulto salute

30 maggio 2006

Richiesta consulto salute


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25 maggio 2006

Richiesta consulto salute

faccio riferimento alla risposta data alle rimostranze fatte dal signore che si lamenteva per la mancata risposta ad un quesito sullo streptococco. ho letto il regolamento del sito e le risposte date dai dottori Margaritondo e Piscitelli che sono perfettamente in linea con esso. per cui mi pare ovvio che è quello che ci si deve aspettare da un sito che può essere di divulgazione e aiuto ma non può sostiture il rapporto diretto coi propri curanti. a tal proposito però, ho notato che non tutti si attengono a questa linea di condotta, a volte anzi si propongono terapie che mi consta siano ancora, tra l'altro oggetto, di dibattito sulla reale efficacia e scientificità. Per cui ringraziandovi per il valido e utile servizio, per le cortesi e interessanti risposte che ci offrite, l'unico appunto che, forse, si possa fare e che ci vorrebbe forse una maggiore uniformità nell' interpretare le regole del sito

Risposta del 28 maggio 2006

Risposta a cura di:
Dott. ALBERTO MOSCHINI


Vedo che come al solito interessa molto di più discutere dell’acqua cotta piuttosto che curare effettivamente le persone, si vorrebbe che tutti rispondessero nella stessa maniera, secondo quelli che sono i canoni della scientificità stabilita a tavolino. Ma se qualcuno analizza attentamente le mie risposte, si sarà accorto che sono strettamente di medicina convenzionale, mi sembra anche opportuno spiegare cosa sta succedendo in quell’organismo, considerando che nessuno dei medici “tradizionali” lo ha saputo spiegare. Anche gli esami che effettuo in studio, sono strettamente di medicina, come la terapia, perchè esiste una sola medicina, quella che porta l’organismo ad una situazione fisiologica, eliminando tutte quelle situazioni fisiopatologiche che lo hanno, o lo stanno portando verso la patologia. Eseguire tutto questo, è solo ed esclusivamente medicina. La medicina biologica attualmente, offre maggiori soluzioni diagnostiche e terapeutiche, perchè riesce a unire facilmente quelle che sono le recenti scoperte scientifiche, con il ragionamento diagnostico e terapeutico, avendo a disposizione molti farmaci che riescono ad essere più fisiologici e così “parlare”, all’organismo che ha subito alterazioni. Dare spiegazioni sui meccanismi fisiopatologici che hanno condotto a sintomi e patologie, è un ottimo servizio, ed in effetti è proprio quello che richiedono le persone, capire cosa sta succedendo nel loro organismo, cosa ha provocato quei sintomi vaghi e aspecifici, considerando anche che la ricerca scientifica, gli esami strumentali lo permettono. Avere in studio esami strumentali che possano condurre in breve tempo ad una spiegazione, indirizzare la persona verso esami più specifici, capire esattamente i meccanismi che gli stanno provocando la malattia, o quei sintomi così alteranti lo stato fisiologico, fornire spiegazioni e terapie adeguate, mi sembra un ottimo servizio, fornito dalla medicina.
Si deve smettere di ripararsi dietro la “reale efficacia e scientificità. ”, che viene stabilita solamente a tavolino, con ricerche assurde, che non considerano assolutamente il beneficio dlla persona, dietro questo paravento, si può non studiare, non considerare la letteratura internazionale, non vedere il paziente come persona, ma solamente come oggetto di terapie assurde, quando questo non risponde a queste terapie è stressato, depresso, dietro a queste scuse, si può nascondere tutta l’incompetenza ad applicare veramente il benessere dell’individuo. La colpa poi in ultima analisi è sempre del paziente, mai del medico, che non è riuscito a trovare le vere cause della malattia della persona che ha in esame. Se non funziona il cortisone, è colpa del paziente, non del cortisone che non funziona, perchè l’efficacia del cortisone è scientificamente provata, è la medicina delle evidenze, ma l’evidenza maggiore è che il paziente è una persona che non reagisce come vorrebbe il cortisone o chi lo ha prescritto. Fa come la natura gli ha insegnato, ed agirà sempre in quella maniera, pensare che il cortisone è sbagliato, manderebbe in crisi molti medici, ma è così. Il sistema immunitario, la persona, l’organismo, agiscono sempre nella stessa maniera, non come vorrebbe la scientificità.
L’obiettivo è sempre condurre l’organismo ad uno stato fisiologico, a volte non si comporta come la scienza vorrebbe.
Saluti

Dott. Alberto Moschini
Specialista in Medicina alternativa (omeopatia, agopuntura. . . )
MASSA (MS)

Risposta del 29 maggio 2006

Risposta a cura di:
Prof. ENRICO MARGARITONDO


Gentile signore, concordo con quanto da Lei scritto e la ringrazio per la risposta, che coglie in pieno lo spirito del sito ed il mio pensiero.
Da qualche risposta sembra che qualcuno si senta personalmente chiamato in causa. Vorrei cercare di spiegare alcune cose. Non esiste una "scientificità stabilita a tavolino", esiste piuttosto una evidenza scientifica basata su rigorosi canoni di ricerca e di controllo, secondo parametri studiati e codificati in tutto il mondo dopo anni ed anni di esperienze, tutto questo solo ed esclusivamente nell'interesse e per la tutela del paziente. Ricordo come la medicina"tradizionale" si basa appunto sulla conoscenza, in continua evoluzione, del corpo umano, dei suoi meccanismi normali e patologici, delle sue risposte alle diverse situazioni, alla somministrazione di farmaci ed alla applicazione di terapie: è per questo che esistono per esempio la fisiologia e la patologia generale. Ricordo come se un farmaco non dà una risposta valida nessun medico serio si limita a "dare la colpa al paziente" ma mette in atto ragionamenti ed ipotesi complessi che mirano a capire cosa stia succedendo per poter modificare la propria condotta. Mi sembra molto riduttivo, banale e qualunquista affermare che il medico non considera il paziente come persona ed addirittura lo ritiene responsabile se una terapia non risulta efficace: è proprio per questo che appare evidente che certamente le risposte dell'organismo e del suo sitema immunitario (se vogliamo chiamarlo in causa) non sono assolutamente sempre le stesse, ma variano a seconda dei momenti e delle circostanze. Non capisco perchè spesso accade che chi pratica la medicina così detta alternativa si senta sotto accusa o ghettizzato o sia in contrasto con la medicina tradizionale: è vero che Galileo è stato ingiustamente condannato, ma sono passati alcuni anni da allora ed oggi questo non credo accadrebbe più!
Ricordo come sia accaduto che terapie o correnti di pensiero divenute di moda o suggerite a pazienti con patologie gravi abbiano portato a ritardi terapeutici spesso fatali. Mi sarebbe forse utile poi capire di quale "acqua cotta" si sia discusso: credo che una condotta seria sia quella che informa un paziente su di un problema in linea di massima ed in generale, ma che poi avvia il paziente stesso ad una corretta disagnosi e terapia attraverso una visita accurata, lo studio dei sintomi e gli esami necessari. La medicina alternativa ha certo una sua validità, ma il termine alternativa non può essere considerato per tutte le patologie.
Cordiali saluti

Prof. Enrico Margaritondo
Medico Ospedaliero
Specialista attività privata
Specialista in Chirurgia d’urgenza
ROMA (RM)

Risposta del 29 maggio 2006

Risposta a cura di:
LUCIO PISCITELLI


Poichè anch'io faccio parte della folta schiera di ignoranti che discutono di "acqua cotta", sentendomi chiamato in causa, sono costretto a far notare come il successo che spesso ottengono le elucubrazioni del Dr. Moschini (vedi richieste di ulteriori contatti e repliche), mi conforta nella mia scelta prudenziale di non alimentare le aspettative di utenti particolarmente e visibilmente ansiosi e facile preda di propagandisti di "aria fritta".
P. S. non era mia iniziale intenzione offendere nessuno, ma sono abituato da circa trenta anni a combattere in sala operatoria per strappare qualche vita alla morte. Quando qualcuno mi dimostrerà che un tumore o una milza rotta possono essere trattati in maniera "alternativa", smetterò di discutere di "acqua cotta".

Dott. Lucio Piscitelli
Medico Ospedaliero
Specialista attività privata
Specialista in Chirurgia generale
Specialista in Chirurgia vascolare, angiologia
NAPOLI (NA)

Risposta del 30 maggio 2006

Risposta a cura di:
Prof. ENRICO MARGARITONDO


Bravo: sottoscrivo quanto scritto dal Dott. Piscitelli.

Prof. Enrico Margaritondo
Medico Ospedaliero
Specialista attività privata
Specialista in Chirurgia d’urgenza
ROMA (RM)



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