Sospetto linfoma

08 novembre 2012

Sospetto linfoma


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07 novembre 2012

Sospetto linfoma

Mia madre di 83 anni è stata visitata da un ematologo per alcuni linfonodi al collo in seguito a una scialoadenite cronica curata con Deltacortene 25 mg e Ommunil. L'ecografia di un mese fa al collo aveva rilevato la presenta di numerosi linfonodi aumentati di volume, colliquati, di diametro variabile fra 5 e 15 mm. La radiografia al torace non aveva rilevato nulla di preoccupante. Nel corso della visita ematologica è stata riscontrata una massa ascellare ed è stata prescritta una ecografia ascellare e all'addome completo. L'ecografia ha rilevato in sede ascellare sinistra una formazione di cm 4, 3 x 3 e a destra di cm 1, 7 riferibili verosimilmente a linfonodi e nulla di particolare all'addome. Mia madre non ha mai avuto sintomi che potessero far pensare a un linfoma e anche le analisi del sangue rientravano più o meno nella norma. Quelli segnati con asterisco sono: Eritrociti 3, 9 - Emoglobina 11, 9 - Ematocrito 35, 8 - Leucociti 3, 9 - Neutrofili 1, 8 - Proteina C reattiva 13, 5 - CPK MB 21 - GGT 49. L'ematologo ci ha fissato un appuntamento per una valutazione chirurgica perchè non è possibile fare l'esame istologico tramite un ago aspirato. Mia madre, in base al principio "non disturbare il cane che dorme" ha timore che intervenendo chirurgicamente, anche soltanto per prelevare una parte del linfonodo da analizzare, possa compromettere una situazione di per sè "tranquilla", dal momento che non ha altri sintomi ed è venuta a conoscenza di questi linfonodi ascellari per puro caso. Sono fondati i timori di mia madre? Quali conseguenze potrebbero esserci se si rifiutasse di fare questo intervento? Ci sono probabilità che questi linfonodi possano essere di natura benigna?

Risposta del 08 novembre 2012

Risposta a cura di:
Dott. GIORGIO REGUZZONI


la diagnosi di linfoma è attuata solo dall'esame istologico. La terapia e l'evoluzione poi dipendono dal tipo di linfoma; una forma indolente e in stadio iniziale può essere anche semplicemente controllata nel tempo; una forma aggressiva deve essere invece curata. La biopsia non ha alcuna Influenza sul tipo di malattia e sul suo decorso. Ovviamente la biopsia in un linfonodo così' grosso deve essere eseguita per sapere se c'è una malattia maligna o un processo diverso benigno

Dott. Giorgio Reguzzoni
Specialista attività privata
Specialista in Oncologia
Busto Arsizio (VA)


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